La Pianura alla prova della “sostenibilità”: analisi e scenari al 2024

“Pianura sostenibile” fa il tris. Riprende il percorso avviato nel 2009 per il terzo triennio consecutivo, grazie all’adesione e sostegno di quasi trenta  amministrazioni comunali. L’obiettivo è quello di ancorare le politiche pubbliche al benessere delle comunità sempre più in un’ottica green. Obiettivi delineati durante il convegno dal titolo “Il territorio di Pianura Sostenibile alla luce dei Sustainable Development Goals” svoltosi nella bella cornice di Villa Gelsi, a Torbole Casaglia, grazie all’ospitalità della Fondazione Mazzocchi e del Sindaco Roberta Sisti: Siamo lieti di aprire questa nuova stagione di Pianura sostenibile”- ribadisce il Sindaco in apertura dei lavori– “progetto a cui l’Amministrazione comunale ha aderito convintamente negli anni, cercando di dare il proprio supporto anche e soprattutto in termini operativi. Mi riferisco ad esempio alla fase di sperimentazione avviata da Fondazione Cogeme e che ha visto Torbole Casaglia come comune pilota.

In apertura infatti, dopo i saluti istituzionali del Presidente di Cogeme Spa Dario Lazzaroni, è stato dato spazio alla presentazione dei report relativi al triennio 2019-2021 che hanno coinvolto, oltre a Torbole Casaglia, i comuni di Barbariga, Berlingo, Borgo San Giacomo, Brandico, Castel Mella, Castrezzato, Chiari, Comezzano-Cizzago, Corzano, Lograto, Longhena, Maclodio, Mairano, Orzinuovi, Quinzano d’Oglio, Roccafranca, Roncadelle, Rudiano, San Paolo, Trenzano, Urago d’Oglio, Villachiara. Sempre sotto la supervisione scientifica dell’Università degli Studi di Brescia e del Centro di Ricerca e documentazione per l’Agenda dello sviluppo sostenibile 2030 (CRA2030), rappresentate rispettivamente dalla Ricercatrice Anna Richiedei e Michèle Pezzagno, l’indagine ha analizzato approfonditamente gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile collegati alle realtà comunali come ad esempio Torbole Casaglia, una della prime realtà, insieme Villachiara e Chiari che ha raccolto la sfida. E di sfida vera e propria si è trattato perché “di difficoltà se ne sono riscontrate alcune e di diversa natura, a partire dalla complessità nell’individuazione e raccolta dei dati rispetto ai 17 Goals dell’Agenda 2030 e i rispettivi indicatori” conferma Carlo Piantoni, responsabile Area Ambiente e territorio di Fondazione Cogeme.

Una complessità potenziale e reale alla luce dei 218 indicatori rilevabili rispetto a quelli effettivi registrati durante le interlocuzioni con le strutture operative della Amministrazioni comunali, ovvero 56.  Nonostante ciò, la mole di dati e il tentativo stesso di recuperare indicatori su scala comunale ha consentito di realizzare dei report molto approfonditi e un metodo di lavoro che verrà implementato e affinato durante il triennio 2022-24.

Con il nuovo Programma triennale Fondazione Cogeme intende infatti proseguire il percorso intrapreso agendo su alcuni precisi macrotemi  e direttrici:

  • Benessere della popolazione ed economia circolare [AMBIENTE – ECONOMIA e SOCIETA’]

Proseguendo le attività di monitoraggio ambientale già in essere, proponendo approfondimenti sul tema della misura del Benessere Equo e Sostenibile (BES) in rapporto agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), all’economia circolare e con focus specifici sulle Comunità energetiche.

  • Valorizzazione e salvaguardia dei servizi ecosistemici per il contenimento del consumo di suolo [AMBIENTE – URBANISTICA]

La tematica sarà affrontata attraverso studi di buone pratiche per la gestione patrimonio urbano, analisi dello stato di fatto e/o degli strumenti urbanistici relativamente agli ambiti agricoli (diffusi nella pianura bresciana). Particolare attenzione al tema della rigenerazione urbana, al patrimonio edilizio dismesso e alle potenzialità di recupero, alle funzioni non agricole insediate o insediabili.

  • Rafforzamento dell’offerta culturale e potenziamento dei sistemi di fruizione turistica [AMBIENTE – CULTURA e TURISMO]

Consolidare il sistema dell’offerta culturale e turistica creando innanzitutto migliori sinergie tra la provincia e la città, mettendo al centro dell’azione la valorizzazione del patrimonio culturale ed edilizio esistente.

  • Sviluppo di nuove soluzioni per la mobilità sostenibile [AMBIENTE – MOBILITA’]

Attività di mappatura dedicata alla rete della mobilità sostenibile con particolare attenzione a quella ciclabile, l’analisi delle pratiche già attivate dai comuni attraverso iniziative di “sharing”, oltre allo studio di ipotesi mirate all’infrastrutturazione del territorio per la mobilità elettrica e su ferro.

All’appuntamento erano presenti (da remoto e non), oltre ai Sindaci, alcune personalità del mondo istituzionale come l’Assessore Regionale all’ambiente Raffaele Cattaneo, il Presidente della Provincia di Brescia Samuele Alghisi e infine il rappresentante di Asvis Federico Olivieri, chiamati ad una “tavola rotonda” con a tema la “transizione ecologica che parte dal basso” .

Ampio il network creato da “Pianura Sostenibile” in questi anni, a partire dall’Università degli Studi di Brescia – Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio, Ambiente e di Matematica (DICATAM) e altri numerosi enti: Regione Lombardia, Provincia di Brescia, ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Kyoto Club, ARPA Lombardia, ATS Brescia, Consorzio di Bonifica Oglio-Mella, Parco Oglio Nord, Fondazione Castello di Padernello, Cogeme Spa, Acque Bresciane, Associazione Comuni Terre Basse, Istituti Superiori del territorio.

31 i comuni a cui è stata proposta la nuova programmazione triennale:

Azzano Mella, Barbariga, Berlingo, Borgo San Giacomo, Brandico, Capriano del Colle, Castel Mella, Castelcovati, Castrezzato, Chiari, Comezzano-Cizzago, Corzano, Dello, Lograto, Longhena, Maclodio, Mairano, Orzinuovi, Orzivecchi, Quinzano d’Oglio, Pompiano, Pontoglio, Roccafranca, Roncadelle, Rudiano, San Paolo, Torbole Casaglia, Travagliato, Trenzano, Urago d’Oglio, Villachiara.