Iseo – La Maggioranza sotto scacco

Una mossa politica ben studiata, quella messa in atto nel pomeriggio del 26 aprile, dai gruppi di minoranza. Una mossa che, vista l’assenza del consigliere Simone Archetti, ha impedito lo regolare svolgimento del Consiglio Comunale per la mancanza del numero legale di consiglieri. E quello che non si è potuto svolgere, non sarebbe stato un “normale” Consiglio Comunale, perché all’ordine del giorno c’era, tra le altre cose, proprio la surroga del consigliere Archetti.
Da un lato il sindaco Ghitti l’ha definita, quella messa in atto da Progetto Iseo e Forza Italia, “una delle pagine più povere della storia politica iseana”; dall’altro lato i consiglieri delle minoranze hanno evidenziato una completa assenza di rispetto da parte della maggioranza. Non sarebbe infatti stato rispettato, per quanto riguarda le dimissioni e la surroga di Archetti, ed il riferimento è all’articolo 38 del Tuel che, al comma 8, recita così: “Le dimissioni dalla carica di consigliere indirizzate al rispettivo consiglio … sono irrevocabili, non necessitano di presa d’atto e sono immediatamente efficaci. Il consiglio, entro e non oltre 10 giorni, deve procedere alla surroga dei consiglieri dimissionari”. Archetti si è dimesso dalla carica di consigliere più di dieci giorni fa, ma il Consiglio è stato convocato solo per questa sera.
Ad Iseo rimangono tutti col fiato sospeso. Riuscirà la maggioranza del sindaco Ghitti a trovare un accordo con i gruppi di minoranza, oppure continueranno a essere convocati Consigli comunali che non potranno svolgersi fino al commissariamento?
In attesa di ricevere le indicazioni prefettizie per procedere alla surroga del consigliere Archetti, solo due sono le certezze. La prima è il rammarico nel ritardo che subiranno progetti e stanziamenti per iniziative sociali, il Grest e altri eventi già programmati in vista dell’estate; la seconda, quella più importante e che potrebbe dare maggiori indicazioni riguardo al futuro, è la convocazione di un nuovo Consiglio comunale, per sabato mattina alle ore 9, con lo stesso ordine del giorno.