La Regione mette il freno alla Concert Hall: rivalutare la portata o cambiare location

La Regione, si è pronunciata.
Ed il contenuto della comunicazione ricevuta sia dal sindaco di Erbusco che dalla società Moretti non è quello che gli attori principali di questa vicenda avrebbero voluto leggere.
“Seguendo infatti questa logica, – si legge nella nota firmata dal vice segretario generale Pier Attilio Superti – qualunque iniziativa imprenditoriale ben strutturata, in grado di produrre occupazione e creare flussi di visitatori o utenti dovrebbe essere considerata come iniziativa di interesse pubblico, mentre il valore pubblico si misura come incremento del complessivo benessere (economico, sociale, ambientale, paesaggistico, culturale) della comunità – si legge nel documento – Di conseguenza non può essere eluso l’oggettivo consumo di suolo nell’intervento proposto (il progetto si colloca su suolo libero e si scontra con le politiche del Ptra che mirano invece a promuovere interventi di rigenerazione urbana e territoriale), l’incoerenza sostanziale con l’attuale Ptra, il vincolo esistente di cui alla DGR 7311/2008 che identifica l’area come ‘porzione storico-paesistica del territorio lombardo da tutelare e valorizzare, nelle sue interrelazioni tra paesaggio rurale, paesaggio urbano ed elementi naturali del territorio'”.
E dalla Regione arriva anche l’invito a cercare un’altra location, valutando anche con altri comuni della Franciacorta, le aree degradate o dismesse dove realizzare il progetto, ma non si esclude la possibilità di realizzare la struttura nell’area indicata riducendone le dimensioni. Il tutto, ovviamente, accompagnato da uno studio paesaggistico e ottenendo il nulla osta della Sovrintendenza considerando il vincolo paesaggistico presente.
Soddisfatti del contenuto della nota, sia il Comitato NoPF2 che Viviana Beccalossi, presidente del Gruppo Misto in Consiglio regionale, la quale rivendica l’importanza del Piano Territoriale d’Area Franciacorta, che aveva promosso da assessore regionale all’ Urbanistica.