La vicepresidente 5R Zero Sprechi ha comunicato le sue dimissioni dall’Osservatorio Caffaro Brescia
La Dott.ssa Vita Maria Macchitella, vicepresidente 5R Zero Sprechi, ha comunicato le sue dimissioni dall’Osservatorio Caffaro Brescia, di cui fa parte tramite la Consulta Ambiente Brescia.
Le motivazioni risiedono in diverse riflessioni fatte e condivise con l”Associazione 5R Zero Sprechi in particolare con il gruppo Expert Team.
Per sommi capi le motivazioni sono così state espresse dalla stessa Macchitella:
“Efficacia delle Come 5R svolgiamo il nostro ruolo di volontariato territoriale, ponendoci in maniera propositiva sia nei confronti dei Cittadini sia verso le Istituzioni, con attività riproducibili e soprattutto tangibili per la tutela dell’ambiente. Siete a conoscenza delle proposte tecniche ed economiche messe a disposizione da parte nostra, presentate e divulgate con l’obiettivo di risolvere le problematiche ambientali che interessano l’area del SIN Caffaro, con peculiare focus sulla questione del Cromo esavalente, che continua a diffondersi nel territorio, quando ci sarebbero sistemi efficaci e poco costosi di bonifica, come documentato dalla stessa 5R: sistemi che possono essere messi in funzione in tempi limitati, in grado di eliminare in pochi mesi il cancerogeno cromo esavalente dalla falda acquifera a costi nemmeno paragonabili con le misure (…ancora immaginate) per contrastare il problema. A fronte della possibilità di adottare in tempi brevi una tecnologia capace in pochi mesi di eliminare il cromo esavalente dalla falda acquifera, alla quale un tavolo di questo genere per logica e coerenza (…e dignità) avrebbe dovuto rispondere con entusiasmo e proposte, c’è stata una reazione di “non ascolto”… avremmo accettato anche la smentita dell’efficacia su base scientifica, se ci fosse stata data almeno la possibilità di un confronto, anche direttamente in campo! Evidentemente, questa è la naturale nostra deduzione, la “partita” non si gioca sul piano tecnico, ma a livello politico, e purtroppo in ballo c’è la salute delle persone e dell’ambiente.
Non possiamo accettare l’ennesimo progetto di bonifica ambientale che prevede ancora sistemi obsoleti e ormai ampiamente superati come il barrieramento idraulico, un sistema che consiste nel pompare l’acqua dalla falda tramite alcuni pozzi ed inviarla ad impianti di depurazione, con produzione continua di fanghi tossici da smaltire, un processo che equivale a svuotare l’acqua inquinata da un lago con un secchio. Un’enorme quantità di denaro speso per un processo passivo destinato a durare decenni, praticamente fino all’esaurimento della sorgente di inquinamento e nel mentre l’inquinante continua a diffondersi in quella che è considerata la città più inquinata d’Italia.
Siamo un’associazione apolitica e apartitica e di conseguenza schierati solamente a favore delle buone pratiche per l’ambiente, che cerchiamo di applicare e trasmettere al meglio, nel nostro piccolo, quotidianamente, sperando di essere di esempio e aiuto per gli altri. Come cittadini attivi, ruolo che abbiamo inevitabilmente assunto con le nostre attività di volontariato, “le amministrazioni passano, le giuste azioni restano” ed è per queste ultime che siamo Dal nostro punto di vista adottare, ad esempio, un rafforzamento della barriera idraulica per contenere l’inquinamento è un palliativo che sposta il problema nel tempo, ma non lo risolve. Anzi, perpetua nel tempo le spese economiche ed ambientali, a scapito di tutti noi.
Non siamo quelli del “contentino politicamente corretto ” ed è questa l’impressione che ci sta dando l’Osservatorio, ovvero l’istituzione di un tavolo dove il coinvolgimento di volontari come noi, fuori dalla regia di condivisione e decisione, sembra un modo per salvare la La 5R si è presentata agli esperti con altrettanti esperti ed è questo il trattamento che ci aspettiamo. Se però la nostra disponibilità deve servire a garantire la poltrona a qualcuno, non stiamo a questo gioco. Ribadiamo che le dinamiche emerse, purtroppo, riportano nuovamente a questo concetto. Come 5R, non vogliamo esserne complici, tutt’altro.
Sulla salvaguardia dell’ambiente non scendiamo a compromessi: siamo per le cose fatte con “criterio” ed il percorso intrapreso per la Caffaro non si avvicina ai nostri parametri. Dagli amministratori pretendiamo il meglio e, siccome non ci limitiamo solamente a delegare con un voto il loro ruolo, ma ci “sporchiamo” personalmente le mani nei Comuni offrendo supporto e “braccia” e a volte, purtroppo sempre più spesso, andiamo a colmare dei vuoti svolgendo attività che dovrebbero essere di competenza istituzionale anziché di volontariato, non abbiamo più intenzione di spendere tempo, energie e risorse per mera Ci solleviamo da questa situazione che abbiamo tollerato più del dovuto. Per noi i dispositivi di sicurezza ambientale, come ci piace definirli, sono una cosa seria”.
Espresso, la Dott.ssa Vita Maria Macchitellaciò, ha ritenuto di non voler sostenere un Osservatorio del tutto immobile ed impermeabile alle proposte.
Un ringraziamento dovuto è stato infine fatto alle molte persone che con lei hanno collaborato e si sono sempre messe a disposizione.