Agricoltori Coldiretti in soccorso della popolazione ucraina.

Raccolti centinaia di kg di cibo made in Italy con la “spesa sospesa” nel mercato agricolo coperto di Campagna Amica a Brescia in Piazzetta  Cremona 12,   dove i cittadini hanno potuto acquistare patate, cipolle, olio extra vergine d’oliva, passata di pomodoro, prodotti da forno, farina, formaggi, salumi e tanti altri generi alimentari di prima necessità.

L’iniziativa di solidarietà è stata promossa da  Coldiretti all’interno dei mercati di Campagna Amica con la partecipazione di Donne Impresa Brescia – alla presenza della responsabile provinciale Nadia Turelli –  e del gruppo Giovani impresa Brescia con il delegato provinciale Davide Lazzari.

“I bresciani in visita al mercato agricolo – precisa Davide Lazzari delegato giovani impresa Brescia –  hanno mostrato fin da subito una incredibile disponibilità ad aiutare la popolazione Ucraina in difficoltà, permettendoci di donare beni alimentari delle nostre aziende agricole nella speranza che il conflitto si esaurisca nel più breve tempo possibile. Noi giovani rappresentiamo il futuro dell’agricoltura italiana e abbiamo il dovere di aiutare e sostenere chi, oggi rischia il proprio futuro”.

Il cibo raccolto è stato donato all’Associazione Fede, Speranza e Carità di Brescia e verrà portato alle decine di migliaia di profughi che stanno arrivando nella nostra provincia. La Spesa sospesa riprende – spiega Coldiretti – il modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo. In questo caso si tratta di frutta, verdura, formaggi, salumi e ogni tipo di genere alimentare Made in Italy, di altissima qualità e a km zero.

Un’azione di solidarietà di Coldiretti e Campagna Amica che scatta – spiega Coldiretti – con  i negoziati tra Ucraina e Russia sulla possibilità di corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili, garantiti da un cessate il fuoco temporaneo nelle aree interessate, con la possibilità di consegna di cibo e medicine alla popolazione, ma anche sula scorta degli appelli, come quello del direttore generale dell’Unicef Catherine Russell, per una sospensione delle azioni militari in corso per permettere agli aiuti umanitari di raggiungere le persone rimaste isolate dopo giorni di intensi attacchi aerei e feroci combattimenti a terra in tutta la nazione.

“Con questa iniziativa abbiamo voluto dare un  segno tangibile della solidarietà della filiera agroalimentare italiana verso la popolazione ucraina” spiega in conclusione  il presidente di Coldiretti Brescia Valter Giacomelli nel sottolineare che “di fronte a una situazione senza precedenti si tratta di uno sforzo corale che dimostra la capacità dell’Italia di unirsi e mobilitare risorse per sostenere un intero Paese in difficoltà”. Nonostante le difficoltà che il settore sta affrontando, l’Italia che è leader europeo per valore aggiunto e qualità dell’agricoltura non può sottrarsi – conclude Giacomelli  – dall’impegno di rispondere alle richieste che vengono da un Paese dove cominciano a scarseggiare anche le scorte alimentari.