Oltre 8 miliardi e mezzo di spesa in più per energia e gas per il terziario

 Lo “spettro” del caro energia continua a fare paura alle imprese del commercio, del turismo e dei servizi che, nonostante le misure di contenimento già adottate dal Governo, dovranno sostenere un aumento della bolletta energetica con una spesa complessiva per gas ed elettricità che passerà da 11,3 miliardi di euro del 2021 a 19,9 miliardi (+76%) nel 2022. Questi i risultati dello studio di Confcommercio – Imprese per l’Italia, svolto in collaborazione con Nomisma Energia, sugli effetti del caro energia sulle attività del terziario.

C’è il rischio concreto – ha detto il presidente di Confcommercio Brescia Carlo Massoletti – che le imprese non riescano più a fare fronte alle spese: sono finite le moratorie fiscali e creditizie, siamo in un periodo di pesante contrazione dei consumi e ora si abbatterà sul terziario anche questa stangata delle bollette”.

In particolare, per un albergo, la spesa annua passa da 59 mila euro a 98 mila euro. Pesanti aumenti si registrano anche per quanto riguarda i bar (oltre tremilacinquecento attività in tutta la provincia di Brescia), la cui bolletta elettrica passerà in media da 4 mila a 7 mila euro per salire, con il costo del gas, da 5 mila a 10 mila euro in totale. Anche gli oltre tremila ristoranti bresciani registreranno una maggiore spesa elettrica che passerà da 7 mila a 12 mila euro che, con il gas, farà segnare un maggiore costo totale che da 11 mila salirà fino a 19 mila euro. La stessa sorte pesa anche sui negozi di commercio al dettaglio: per gli oltre duemilacinquecento alimentari della provincia l’aumento per luce e gas sarà di circa 10 mila euro (da 16 mila a 26 mila euro), mentre per le quasi diecimila imprese del retail non alimentare la bolletta energetica passerà da 5 mila a 7 mila euro.

 

Siamo di fronte – ha concluso il presidente – ad una vera e propria emergenza senza precedenti che richiede misure urgenti e puntuali da parte della Pubblica amministrazione. Soprattutto per le attività del terziario che stanno pagando più delle altre la recrudescenza della pandemia con quello che appare come un vero e proprio nuovo lockdown”.