Verso le fabbriche verdi: il futuro nella valorizzazione dei reflui

“Realizzare l’Economia circolare significa chiudere un cerchio, quello del servizio idrico integrato. Se il PNRR definisce i depuratori “fabbriche verdi”, non mancano gli ostacoli per renderli davvero tali “ così il Vice Commissario straordinario alla depurazione on. Stefano Vaccari intervenuto durante la mattinata di lavori tenutasi presso il Teatro Comunale di Quinzano d’Oglio, alla presenza di un pubblico specializzato e non, curioso di capire come i fondi del PNRR siano un’occasione imperdibile per superare ritardi e difficoltà che caratterizzano l’Italia, non solo dal punti di vista economico. Il ritardo dei legislatori nell’adeguare le norme alle possibilità offerte dalle più recenti tecnologie, è certamente uno dei punti in comune che tutti i relatori hanno sottolineato durante la discussione, moderata da Giorgia Marino, caporedattrice della Rivista Materia Rinnovabile ed introdotta da una serie di saluti Istituzionali di sostanza, dal Sindaco Lorenzo Olivari a quelli di Bertoletti, Vice Presidente della Fondazione Cogeme, Giovanni Battista Sarnico delegato dalla Provincia con delega al ciclo idrico e Roberta Sisti, Consigliere di Acque Bresciane tra i co-promotori della mattinata. Ed è proprio Acque Bresciane ad aprire la sessione con l’intervento del suo Direttore Tecnico Ing. Mauro Olivieri che sin da subito pone le basi per il dibattito successivo, condito di numeri, dati, casistiche e buone pratiche del Gestore Unico: “da tempo stiamo lavorando per la riduzione dei volumi di fanghi e contestualmente ad un trattamento sempre più sicuro ed efficace, consapevoli del fatto che dovremmo lavorare su numeri più alti che il perimetro gestionale attuale non consente. In primavera installeremo un nuovo impianto di bioessicamento da 1000 tonnellate e se i risultati saranno soddisfacenti creeremo altre linee con la tecnologia italiana TM BioDryer di bioessicazione a bassa temperatura” così Olivieri sottolineando in maniera altrettanto chiara la necessità di una legislazione adeguata, puntuale, volta alla sistematizzazione di queste pratiche. Un concetto ribadito anche da Tania Tellini, voce autorevole di Utilitalia e da Samir Traini Vice Direttore Laboratorio REF i quali approfondiscono numeri e allo stesso tempo indicano come il panorama della depurazione in Italia sia disomogeneo, complesso, legato alla qualità dei processi. Alcuni dati: 3,1 mln di fanghi prodotti in Italia , 821mila tonnellate avviate a recupero, 76mila tonnellate avviate a recupero in agricoltura. Quali margini di miglioramento, quali prospettive in agricoltura? Cerca di dare una risposta associativa il Presidente di Confagricoltura Brescia Giovanni Garbelli, ribadendo la centralità dell’economica circolare in funzione di sviluppo sostenibile e mai di decrescita. 

Un assist per Damiano Di Simine, coordinatore scientifico di Legambiente Lombardia prontissimo nel sottolineare il grande sforzo compiuto dal “sistema brescia” in termini di depurazione: “Legambiente sostiene da sempre che i territori si dotino di depuratori cercando di combattere pregiudizi o peggio paure irrazionali. In questo senso Acque Bresciane sta svolgendo un ottimo lavoro in un contesto difficile e che per certi versi presenta ancora ampi margini di miglioramento”. Le buone pratiche non mancano dunque, e la mattinata è servita anche per relazionare circa nuove esperienze di carattere nazionale e di forte impatto. In quest’ottica il Commissario del Consorzio Oglio Mella, Gladys Lucchelli, ha chiuso i lavori ricordando come come la gestione ottimale del territorio passi anche attraverso l’azione dei Consorzi che garantiscono approvvigionamento, vigilanza sul rischio idrogeologico, protezione degli ecosistemi e non da ultimo pianificazione di interventi mirati per rispondere ai cambiamenti climatici. 

Nel corso degli ultimi anni sono stati fatti passi importanti e i fondi stanziati dal PNRR pongono obiettivi sempre più stringenti e virtuosi. L’occasione non può essere sprecata, l’economia circolare vera passa anche da qui.