Grande successo per l’iniziativa di Fondazione Brescia Musei e Comune di Brescia per i cittadini bresciani

Si sono concluse le due settimane dedicate in modo speciale al patrimonio bresciano, in cui Fondazione Brescia Musei e Comune di Brescia hanno scelto di omaggiare, come ormai da tradizione, i cittadini con l’ingresso gratuito o a tariffe particolarmente agevolate alle strutture museali cittadine.

Un’edizione che ha riscosso l’usuale successo, e che ha premiato la scelta della Fondazione di dedicare l’iniziativa in modo particolare ai residenti e a coloro che sono nati a Brescia.

Sono stati infatti quasi 10.000 (9.920) i visitatori che hanno aderito alla proposta, dimostrando che la cultura rappresenta per i cittadini un punto di riferimento da cui ripartire con uno slancio rinnovato verso il futuro.

Di questi 9.920 circa 3.800 sono stati i biglietti staccati per i visitatori paganti.

Protagonista indiscussa e grande riscoperta dei bresciani la Vittoria Alata, con il nuovo scenografico allestimento museale curato dall’architetto spagnolo Juan Navarro Baldeweg nella cella orientale del Capitolium, che, complice anche la mostra  Palcoscenici archeologici. Interventi curatoriali di Francesco Vezzoli, che proprio nell’area archeologica vede quattro installazioni site-specific dell’artista, ha fatto registrare 3.304 visitatori al Parco Archeologico di Brescia Romana, dei quali il 77% cittadini in visita alla riscoperta della propria meraviglia.

Il Museo di Santa Giulia si conferma invece il luogo scelto soprattutto dai turisti: dei 3.908 coloro che hanno scelto di ammirare il complesso museale di Santa Giulia, la basilica di San Salvatore, patrimonio dell’Unesco, le Domus dell’Ortaglia e il vasto patrimonio in esso conservato. Di essi circa il 45% sono stati i visitatori paganti, che hanno anche potuto visitare le mostre del Brescia Photo Festival esposte proprio al Museo: Alfred Seiland. IMPERIVM ROMANVM. Fotografie 2005-2020, Eros di Bruno Cattani, Roma in Africa di Donata Pizzi e Palmira. Una memoria negata di Elio Ciol.

Ugualmente distribuiti tra bresciani e turisti sono stati i visitatori della collezione di opere della Pinacoteca Tosio Martinengo e del Museo delle Armi Luigi Marzoli, con la sua ricca raccolta di armature e armi antiche.

Anche l’Eden d’Estate, che proseguirà fino al 12 settembre, ha riscosso un ottimo successo di pubblico: 1.087 sono stati gli spettatori che hanno apprezzato la programmazione del cinema sotto le stelle del Parco del Viridarium del Museo di Santa Giulia, con addirittura due sold out per I Profumi di Madame Walberg di Grégory Magne e Il cattivo poeta, di Gianluca Jodice.

Buona anche l’adesione alle proposte di percorsi speciali e visite guidate a cura dei Servizi Educativi della Fondazione Brescia Musei: ancora una volta protagonista è stato il Parco Archeologico, che venerdì 13 agosto ha registrato un tutto esaurito per la visita dedicata al teatro antico.

Grande apprezzamento infine per la novità dell’estate 2021: il dehor al Museo di Santa Giulia che ha visto in meno di 15 giorni, dal 10 al 22 agosto circa 500 persone ospiti del suggestivo e sofisticato locale allestito nel Parco del Viridarium. Un progetto che completa l’offerta food&drink negli spazi della Fondazione, già attiva in Castello dai primi di giugno, con l’iniziativa  Belvedere360, di We Love Castello, che ha visto invece circa 10.000 passaggi nelle aree dehor all’aperto, confermando così la voglia dei bresciani di ritrovarsi e ritrovare della propria socialità.

Dalle visite guidate speciali, ai summer camp per i più piccoli, alla grande novità del cartellone di spettacoli e concerti allestiti presso il Teatro Romano, e ancora il cinema all’aperto e i suggestivi percorsi alla scoperta delle sale cinematografiche perdute della città, per non dimenticare le straordinarie mostre del Brescia Photo Festival: si chiude così il fitto palinsesto di attività che la Fondazione Brescia Musei ha messo in pista per l’estate bresciana, offrendo a Brescia una rosa di proposte culturali di qualità rivolte ad ogni tipo di pubblico.