Apindustria Confapi Brescia accoglie delegazione del PD provinciale

Il presidente di Apindustria Confapi Brescia Pierluigi Cordua, il presidente di Unionalimentari Paolo Uberti, il direttore esecutivo dell’Associazione Leonardo Iezzi e il consigliere di Unimatica Confapi Brescia Alberto Albertini hanno incontrato, presso la sede di Apindustria Confapi Brescia, una delegazione del Partito Democratico composta dal vicesegretario e coordinatore del dipartimento Lavoro Massimo Reboldi, dalla responsabile del dipartimento Economia Marianna Dossena e dal coordinatore del dipartimento Economia provinciale Manfredo Boni.

«Gli incontri con tutte le aree politiche sono importanti occasioni per portare i grandi temi delle nostre aziende all’attenzione delle istituzioni – ha dichiarato il presidente Cordua -. Nel recente passato abbiamo coinvolto l’onorevole Alfredo Bazoli in un nostro seminario dedicato al Codice della Crisi d’Impresa e d’Insolvenza, in quanto relatore della legge. Quest’oggi, invece, abbiamo discusso dei temi di grande attualità per la vita delle imprese e per la ripresa che auspichiamo coincida con l’uscita dalla fase emergenziale della pandemia. Lo sono, senza dubbio, le grandi criticità legate a prezzi e approvvigionamenti di materie prime che ora stanno coinvolgendo anche componenti elettronici e microprocessori. Fondamentali, inoltre, la formazione e le politiche attive orientate alla creazione di nuove competenze professionali che sappiano governare le opportunità derivanti dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. Auspichiamo inoltre che il Piano sia lo strumento per un efficientamento della pubblica amministrazione, ed una riforma di fisco e giustizia. Le nostre imprese devono trovarsi nella condizione di redigere bilanci di sostenibilità e di implementare cicli produttivi innovativi e competitivi. Si tratta di opportunità irripetibili che dovranno essere accessibili a tutti, soprattutto alle imprese con le dimensioni più ridotte, che occupano fino ai 50 dipendenti che, per più ragioni, mostrano profili di maggiore vulnerabilità, come emerso dalla analisi condotta dal nostro Ufficio Studi sulle nostre associate».

«Nel lungo periodo di pandemia parte delle PMI è divenuta vulnerabile e tanti lavoratori sono a rischio – ha affermato la responsabile Economia Marianna Dossena -.  Il PNRR rappresenta  un’occasione da cogliere con uno sguardo attento alle ripercussioni future: ognuno identifica priorità diverse nelle riforme indicate da Bruxelles, ma sono tutte necessarie da decenni e il Covid ne ha fatto precipitare l’urgenza. Siamo pertanto chiamati a collaborare al cambiamento per agganciare la timida ripresa e la piena occupazione; per costruire un sistema di formazione professionale che favorisca la creazione di competenze commisurate alle esigenze e riduca il gap tra domanda e offerta di lavoro; per riformare gli ammortizzatori sociali; per snellire la burocrazia e rendere più efficiente il rapporto pubblico – privato».

«Riteniamo sia doveroso ascoltare gli operatori che possono influire direttamente sul sistema e cogliere eventuali suggerimenti da considerare in sede politica – ha concluso il vicesegretario Reboldi -. Abbiamo pertanto avviato un confronto aperto anche  con la realtà territoriale sui temi dell’occupazione, finanza, strumenti produttivi, fisco e pubblica amministrazione. Nella speranza di fare la nostra piccola parte a servizio del Paese».