A SPASSO CON MILLA – I segreti delle fontane vecchie di Capriolo

Capriolo offre uno dei più pittoreschi borghi storici della Franciacorta e dell’hinterland del lago d’Iseo. Noi lo chiamiamo, in dialetto “El Mut”, ovvero il Monte. È fatto da un reticolo di stradine e scalinate in forte pendenza dove non mancano case torri, edifici medievali e palazzinobiliari. Oggi voglio parlarti di uno dei percorsi che servono araggiungerlo: via Fontane Vecchie, ovvero una strada che affonda le sue origini nel passato, essendo stata utilizzata di per certo nell’epoca romana, ma forse anche da chi qui visse prima, grazie alla presenza di acqua e sorgenti. Oggi, come un tempo, via Fontane Vecchie consente di salire fino alla sommità del colle capriolese, dove sono stati trovati iresti di un castelliere preistorico e dove ora sorge un manieroedificato nel medioevo, attualmente sede del Monastero di Santa Maria Degli Angeli. L’antico vicolo solo offre scorci di inenarrabile fascino, che con il mio team ho voluto rappresentare nell’ “ora blu” al calar del sole. Quello che, però, più mi intriga, è che via Fontane Vecchie, colCastello e il resto del borgo antico, ci riservano un vero e proprio mistero, poiché sono teatro di una leggenda cara ai capriolesi. Si narra, difatti, che dal castello di Capriolo scendesse un cunicolo utilizzato per fuggire in caso di assedio. Secondo l’opinione comune esso finiva a casa Ochi: un edifico costruito in epoca medievale ai piedi del viottolo di cui ti ho parlato, dove non mancano reperti piùantichi. Sempre secondo la leggenda lungo il percorso sarebbe stato sepolto un capriolo d’oro. Forse venne nascosto qui per salvarlo da una scorreria o da uno dei tanti assedi che visse il paese. In una casa di proprietà privata ci sarebbe quella che molti identificano nella fine del tunnel, che risulta crollata dopo alcune decine di metri. Molti deinostri papà e nonni da piccoli ci hanno giocato, compreso il mio. Ora l’ingresso è proibito per motivi di sicurezza e privacy dei proprietari.Secondo alcune ipotesi il cunicolo, scavato nella roccia, correva per un tratto accanto a via Fontane Vecchie, per poi addentrarsi nella pancia del monte, in diversa direzione, fino al castello. Al suo centro, in un luogo indeterminato e segretissimo, dovrebbe essere sepolto il capriolod’oro. Molti hanno cercato conferme, senza trovarne. A me piace immaginare che il prezioso oggetto sia lì, a vigilare sui capriolesi e sulla Franciacorta. E che lì, tra mura e rocce, debba restare. A volte i segreti devono restare tali.