Il Pub Spine di Brescia partecipa all’iniziativa promossa da Unionbirrai a sostegno della birra artigianale

Tra le realtà fino ad ora escluse da qualsiasi forma di ristoro, un settore negli ultimi anni in forte crescita è quello della produzione e distribuzione di birra artigianale italiana.

Una filiera produttiva particolarmente recente (e non ancora precisamente identificata a livello fiscale) che rappresenta il 4% del mercato nazionale (fonte Unionbirrai) e vede impiegate tra produzione, distribuzione e somministrazione, decine di migliaia di lavoratori, come tanti altri purtroppo ad oggi costretti a fronteggiare una grave situazione dovuta alla quasi totale interruzione delle vendite. Il tutto determinato dal fatto che il codice ATECO dei birrifici artigianali è ad oggi lo stesso dei grandi produttori industriali, e pertanto escluso dagli aiuti destinati al terziario.

Ecco che a Brescia i gestori delle Spine, un Pub del Carmine specializzato in Birra Artigianale, ha accolto il grido di aiuto del comparto abbracciando l’iniziativa Social #noisiamolabirra lanciata da Unionbirrai, decidendo di destinare l’intero importo dei ristori ad ora ottenuti al progetto #UnaNovitàAlGiorno, selezionando ed acquistando birra in lattina e bottiglia da produttori locali, microbirrifici e piccoli distributori italiani, per poi consegnarla direttamente a casa.

“Quando possibile abbiamo modificato gli orari di apertura del pub, aprendo addirittura alle 5 del mattino il primo giorno dopo il passaggio a zona gialla” – esordisce Simone Roversi, uno dei due publican. Ora, non potendo somministrare la birra al bancone e preferendo non fare asporto per evitare rischiosi assembramenti fuori dal locale, abbiamo organizzato giri quotidiani di consegne in bicicletta” – gli fa eco il socio e birraio, Francesco De Maldè.

Un piccolo gesto, tanto semplice quanto efficace, per mantenere in vita un comparto che fino alla comparsa del Covid registrava una fortissima espansione, con presupposti altamente promettenti. Una iniziativa, che grazie alla partecipazione di numerosi clienti appassionati di Birra Artigianale, sta facendo circolare centinaia di etichette, molte delle quali mai servite a Brescia. A partire dai birrifici locali, come il pluripremiato Birrificio Porta Bruciata, o la neonata beerfirm No Tomorrow, fino a raggiungere produttori storici del Centro/Sud, come i teramani Opperbacco o i toscani Chianti Brew Fighters. Bionde, rosse o scure, purché rigorosamente artigianali, le birre vengono recapitate personalmente a casa, in attesa che si possa presto tornare a sorseggiare una buona pinta al bancone.

“E nell’attesa durante il lockdown” – cerca di sdrammatizzare Simone – “si può sempre sorseggiare una Sputnik!”, la birra che le Spine hanno realizzato insieme al Birrificio Muttnik di Pavia, precisando che il nome è stato scelto ben prima dell’avvento del vaccino russo.