Marzo nel segno del Black Cinema al Nuovo Eden

Il cinema Nuovo Eden di Brescia dedica un intero mese al Black Cinema statunitense, una produzione in rapido sviluppo che sta raggiungendo un pubblico sempre più ampio ed eterogeneo.

Una vera e propria New Black Wave con registi afroamericani premiati e riconosciuti nei principali festival internazionali. Film finalmente sdoganati dai circuiti di nicchia, eredi più o meno diretti del cinema di Spike Lee, apripista di una nuova coscienza artistica, etica e innovatrice.

Ora più che mai è urgente riconoscere e studiare questa cinematografia, che sta vivendo una significativa fioritura, parallelamente al contesto socio-politico che ha visto la ripartenza di molti movimenti di protesta come Black Lives Matter. Un fenomeno che riesce ad affrontare di petto il tema della discriminazione e del razzismo, elaborando nuovi linguaggi, nuove forme e offrendo una nuova iconografia al cinema statunitense.

Un focus che si articolerà per tutto il mese di marzo, da remoto e digitalmente, in due incontri con il critico cinematografico e storico del cinema Lapo Gresleri, uno dei massimi studiosi del fenomeno del Black Cinema, autore dei volumi Spike Lee. Orgoglio e pregiudizio nella società americana (Bietti, 2018) e Body and Souls: Il corpo nero, #BlackLivesMatter e il cinema afrosurrealista (Bietti, 2021).

Nello specifico, il cinema Nuovo Eden propone il 13 marzo, dalle 10 alle 11.30 la “Colazione con il critico: il cinema di Spike Lee” e sabato 27 marzo dalle 16.00 alle 18.30 il “Viaggio nel Black Cinema”, entrambe in streaming e gratuite, con iscrizione obbligatoria.

Gli incontri saranno affiancati da due proposte di visione in streaming, che si aggiungeranno ai film citati e consigliati durante i due incontri formativi.

I’m not your Negro di Raoul Peck (Usa, Francia 2016, 95’) è uno straordinario documentario basato su Remember this house, un manoscritto incompleto dello scrittore afroamericano James Baldwin e Bless their little hearts di Billy Woodberry (Svezia 1983, 80’), in versione restaurata, scritto da Charles Burnett, un intenso spaccato di vita afroamericana degli anni Ottanta che narra le difficoltà della comunità nera a partire dalla sua cellula minima, la famiglia.

I film saranno disponibili sulla piattaforma “L’Eden in salotto” (www.nuovoeden.it) al costo di 4 euro. La visione di uno dei due film sarà invece gratuita per gli iscritti ai corsi.

A questi si aggiunge un classico, in versione restaurata: Killer Of Sheep di Charles Burnett (Usa 1977, 83’), ambientato nell’area popolare afroamericana di Watts a Los Angeles, opera prima di Burnett, Premio Oscar alla carriera nel 2017, che sarà proiettato in sala, non appena l’emergenza sanitaria consentirà la riapertura del cinema.

 

IL PROGRAMMA

I CORSI

COLAZIONE CON IL CRITICO: IL CINEMA DI SPIKE LEE

Sabato 13 marzo 2021, dalle ore 10.00 alle ore 11.30, Appuntamento cinematografico online e gratuito con il critico e storico del cinema Lapo Gresleri. Sesta “Colazione con il critico: il cinema di Spike Lee” promossa dal Nuovo Eden dedicata al regista, sceneggiatore, attore, produttore statunitense, considerato uno dei più grandi registi afroamericani.

L’incontro ruoterà attorno alla sua produzione cinematografica e alle tematiche in essi affrontate, come il razzismo, le disuguaglianze, la New York black e la storia del movimento afroamericano.

Tra i film che saranno citati si segnalano Lola Darling (1986), Fa’ la cosa giusta (1989), Malcolm X (1992), Bamboozled (2000) fino ai più recenti Chi-raq (2015) e BlacKkKlansman (2018).

Evento online gratuito. Iscrizioni: https://www.eventbrite.it/e/144380679499

 

VIAGGIO NEL BLACK CINEMA

Sabato 27 marzo 2021, dalle ore 16.00 alle ore 18.30, Appuntamento cinematografico online e gratuito con il critico e storico del cinema Lapo Gresleri.

Un excursus sulle tendenze, i temi e gli stili della nuova scena del black cinema afroamericano, che sta vivendo, grazie anche al fermento generato dal movimento Black Lives Matter, un periodo di grande sviluppo e sta sovvertendo canoni e prospettive dell’industria hollywodiana.

Tra i film che saranno citati, si segnalano Precious (2009), Selma (2014), Bessie (2015), il Premio Oscar come miglior film Moonlight (2016), Mudbound (2017), Il coraggio della verità (2018), Quella notte a Miami (2020) e The 40-Year-Old version (2020).

Evento online gratuito. Iscrizioni: https://www.eventbrite.it/e/144384661409

L’OSPITE

Lapo Gresleri è critico e storico del cinema, operatore culturale e docente. Collaboratore esterno della Cineteca di Bologna dal 2009, è autore di saggi, articoli e recensioni pubblicati in volumi e riviste tra cui “Inchiesta”, “Archphoto 2.0”, “Cinergie”, “Parole Rubate”, “Studi Pasoliniani”, “Le Magazine Littéraire”. Da anni si occupa principalmente di cinema afroamericano. Nel 2019 ha tenuto il primo corso in Italia sull’argomento presso l’Università Primo Levi di Bologna. Ha inoltre pubblicato la monografia Spike Lee. Orgoglio e pregiudizio nella società americana (Bietti, 2018) e il saggio Body and Souls. Il corpo nero, #BlackLivesMatter e il cinema afrosurrealista (Bietti, 2021). Nel 2020 tiene la prima masterclass in Italia sul cinema afroamericano contemporaneo all’interno del Rome Independent Film Festival.

 

I FILM DE “L’EDEN IN SALOTTO”

I film saranno disponibili sulla piattaforma “L’Eden in salotto” (www.nuovoeden.it) al costo di 4 euro, per la durata di 72 ore. La visione di uno dei due film sarà gratuita per gli iscritti ai corsi.

 

Disponibile dall’1 marzo al 31 marzo su www.nuovoeden.it

I AM NOT YOUR NEGRO

di Raoul Peck (Usa, Francia 2016, 95’).

SINOSSI

Raccontato interamente con le parole di James Baldwin, attraverso il testo del suo ultimo progetto letterario rimasto incompiuto, I Am Not Your Negro tocca le vite e gli assassinii di Malcom X, Martin Luther King Jr. e Medgar Evers per fare chiarezza su come l’immagine dei Neri in America venga oggi costruita e rafforzata.

Tratto dal manoscritto incompiuto di James Baldwin, Remember This House.

Candidato al Premio Oscar 2017 come miglior lungometraggio documentario.

Incardinato sul pensiero e le opere dell’intellettuale nero James Baldwin, il documentario di Raoul Peck è un documento, un manifesto, una lezione di storia e di etica; ma anche il ritratto di una mente acutissima, e di un narratore straordinario, capace di leggere la storia e il suo tempo con grande lucidità e di usare un linguaggio innovativo, empatico e chiarissimo per comunicare il suo pensiero. Ma i link al presente sono innumerevoli, e il film diventa anche un prodotto di entertainment che, invece di garantire fuga, aiuta a decodificare e comprendere meglio la complessità del mondo in cui viviamo. Dandoci così la possibilità di renderlo, forse, migliore. (Federico Gironi).

«Le riflessioni di Baldwin non ammettono bugie. Gli americani sono rimasti scioccati, hanno capito che non si erano accorti di ciò che avevano sotto gli occhi. Il pubblico, tornando a casa dopo le proiezioni, continua discutere.» (Raoul Peck).

IL REGISTA

Raoul Peck è regista, sceneggiatore e produttore. Di origine haitiana, è cresciuto nello Zaire e in USA. Ha studiato in Francia e negli Stati Uniti e ha frequentato la Deutsche Film-und Fernsehakademie, la scuola di cinema e TV di Berlino. Le sue opere sono state presentate nei principali festival internazionali – Cannes (il suo L’uomo sulla banchina è stato il primo film caraibico selezionato alla kermesse francese), Berlino e Toronto – e lui stesso ha fatto parte della giuria della Berlinale (nel 2002) e del Festival di Cannes (nel 2012). Tra il ’96 e il ’97 è stato Ministro della Cultura di Haiti. Nel 2001 ha ricevuto il Premio Irene Diamond Lifetime Achievement Award dalla Human Rights Watch Organization. Nel 2017 ha ricevuto la candidatura all’Oscar per il miglior documentario con I Am Not Your Negro. Per questo film ha ottenuto anche il Premio del pubblico della sezione “Panorama” e la Menzione speciale della Giuria Ecumenica alla 67a Berlinale.

 

Disponibile dal 17 marzo al 31 marzo su www.nuovoeden.it

BLESS THEIR LITTLE HEARTS

di Billy Woodberry (Svezia 1983, 80’)

SINOSSI

Nella Los Angeles degli anni Ottanta, Andais e Charlie Banks faticano a sbarcare il lunario. Lei lavora troppo, lui mai abbastanza, lei fa, lui ci prova, lei è sempre troppo stanca per l’amore, lui troppo intraprendente per rinunciare all’amore. Padre di tre figli, Charlie si consola con l’amante tra una puntata all’ufficio di collocamento e un lavoretto occasionale. Ma una sera Andais decide di averne abbastanza, della stanchezza, dei tradimenti e di una paga che Charlie impiega altrimenti. A pesca con gli amici per ‘arrotondare’ la giornata, Charlie comprende che è giunto il momento di assumersi le proprie responsabilità ed esce di scena.

Il film di Billy Woodberry racconta gli effetti devastanti della sottoccupazione su una famiglia nella stessa comunità di Los Angeles rappresentata in Killer of Sheep (1977), e testimonia le devastazioni del tempo nei brevi anni trascorsi dal suo predecessore. Nate Hardman e Kaycee Moore offrono prestazioni sconvolgenti nei panni della coppia la cui famiglia è distrutta da eventi al di fuori del loro controllo. Se la salvezza rimane, è nella rappresentazione sensibile della vita quotidiana, che persiste per tutto il tempo.

«Mi interessa la realtà dei neri e della nostra situazione. Non solo perché la popolazione nera non ha la sua realtà riflessa nei media – poiché non siamo autorizzati a dare espressione a ciò che conosciamo e sentiamo – ma anche perché il pubblico in questo paese non ne è consapevole. La gente dice che il mio film è come un film straniero, è come un paese straniero. Ma è a venti isolati dalle loro case e non sono stati sensibilizzati a volerlo guardare, ad avere la curiosità di vederlo e a conoscere la realtà.» (Billy Woodberry)

IL REGISTA

Billy Woodberry, nato a Dallas nel 1950, è uno degli esponenti della L.A. Rebellion, un movimento cinematografico sviluppatosi tra gli anni ’60 e gli anni ’80 alla UCLA di Los Angeles intorno a filmmaker afroamericani indipendenti come Charles Burnett, Haile Gerima, Julie Dash e Larry Clark. Woodberry si è laureato alla UCLA nel 1982, dove successivamente ha insegnato. Dal 1989 è membro della facoltà della School of Film/Video e della School of Art del California Institute of the Arts. Il suo primo lungometraggio, Bless Their Little Hearts (1983), è considerato uno dei vertici della L.A. Rebellion, influenzato dal Neorealismo italiano e dai registi del Terzo Cinema. Nel marzo 2017 Woodberry ha vinto il Guggenheim Fellows conferito a “individui che hanno già dimostrato capacità eccezionali di borse di studio produttive o eccezionali capacità creative nelle arti”. Il suo ultimo lavoro, la video-installazione A Story from Africa, è stato presentato nel 2019 al Berlinale Forum Expanded.

Per la riapertura della sala cinematografica Nuovo Eden sarà inserito in programmazione il film Killer of Sheep, non appena l’emergenza sanitaria consentirà la riapertura del cinema.

 

KILLER OF SHEEP

di Charles Burnett (Usa 1977, 83’)

Ambientata nell’area popolare afroamericana di Watts, a Los Angeles, l’opera prima dello sceneggiatore e regista Charles Burnett narra di un uomo determinato a preservare la sua famiglia e la sua anima mentre passa estenuanti giornate di lavoro al mattatoio. Stan deve rinunciare alle sue emozioni per continuare a lavorare in un impiego che trova ripugnante, per poi scoprire di aver perduto la sensibilità verso la famiglia per la quale lavora così duramente.

Il film, che porta la passione essenziale del Neorealismo nella comunità afroamericana, è stato realizzato nel 1977 ed è uscito nelle sale solo nel 2007. Se i film di Spike Lee sono l’equivalente della musica rap – urgenti, esplosivi, profanatori – il cinema di Burnett è come un buon, vecchio, blues metropolitano. Nel 1990 la Library of Congress ha riconosciuto il film come un tesoro nazionale e l’ha posizionato tra i primi cinquanta film ad entrare nel National Film Registry per il suo valore storico.