A SPASSO CON MILLA – Viaggio a Palazzolo sull’Oglio

Ciao, oggi voglio mostrarti una delle capitali economiche e culturali dell’ovest Bresciano: Palazzolo sull’Oglio. Chi nel bresciano non conosce la piccola Manchester, ovvero il luogo ove si ritiene essere nata la grande industria tessile del bresciano? Forse, però, non sai che la città a cavallo tra Franciacorta e bassa è anche un luogo bellissimo, ricco di arte e storia. Cercherò di mostrarti alcune delle sue bellezze, con la promessa di tornare presto in questo prezioso territorio per parlare di storia e archeologia industriale e non solamente.

A fare da asse portante a Palazzolo sull’Oglio è il più importante fiume del bresciano: ovvero il Fiume Oglio, che, non solo a un certo punto divide in due la cittadina, ma che fa da confine con l’adiacente provincia di Bergamo e con la Valcalepio: zona vitivinicola quasi speculare alla nostra Franciacorta, anche lei prodiga di bellezza e luoghi da visitare.

Il fiume Oglio fa da asse a Palazzolo sull’Oglio Sembra che il nome del luogo, che comprende anche la località Sgraffigna e la frazione di San Pancrazio, derivi dal latino Palatium, poi trasformatosi in Palazzuolo e infine in Palazzolo. Il nome dialettale del paese è, invece, Palasöl o Palahöl. Noi dei paesi adiacenti e gli abitanti in genere prediligiamo la seconda versione dato che, forse a causa della vicinanza con la bergamasca, usiamo le aspirate a differenza di altri franciacortini e specie di quelli che si trovano nelle adiacenze di Brescia.

La bella Palazzolo è abitata praticamente da sempre. Fu oggetto della presenza dei Cenomani e degli Insubri, degli antichi romani, che hanno lasciato importanti tracce quali il ponte romano che unisce i due lungo Oglio del paese e che si trova lungo la via Gallica, che univa Torino (Augusta Taurinorium) con Grado (Gradum), unendo le due estremità del nord Italia.

Ponte Romano
A Palazzolo furono presenti pure i longobardi, mentre nel basso medioevo il centro fu di primaria importanza nelle dispute tra Guelfi e Ghibellini e poi tra Milanesi e Veneziani, che di volta in volta si passarono il comando del centro che era diviso in quadre e borghi fortificati, di cui restano interessanti ricordi, tra cui alcuni edifici ben conservati, che ti farò visitare in futuro. Uno tra i più antichi è la Rocha Magna, ovvero il castello palazzolese.

La Rocha Magna
Il Rinascimento e il risorgimento furono importanti. Palazzolo aderì alla Repubblica Bresciana, e questo rende particolarmente orgogliosi i residenti, sin dal giorno della sua costituzione il 18 marzo 1797 e poi divenne parte del Regno d’Italia, fino ad oggi.

Mi emoziono sempre quando vado a camminare sui due lungo Oglio, oppure tra i vicoli e le stradine palazzolesi, che sono di una bellezza e di un fascino inauditi, in grado di proiettarmi nel passato e farmi immaginare cosa accade tanto tempo fa.

Ti segnalo che nel centro storico sorge la bellissima torre campanaria di San Fedele: che con i suoi 91 metri è la torre a pianta circolare più alta d’Europa.

La torre campanaria di San Fedele Non mancano chiese e teatri. Ogni costruzione, questo devo dirlo, meriterebbe un post a sé stante, tanto sono belli e ricchi d’arte molti dei luoghi che nel nostro post possono essere visti all’esterno, come se stessi camminando mano nella mano con qualcuno a cui vuoi bene.
Altra cosa da rimarcare è che Palazzolo è sede di un importante comitato locale della Croce Rossa: presente in paese sin dal 1915.
La Piccola Manchester non è amata solo da chi ci vive, ma da tutti i bresciani, tanto da essere stata sede delle Celebrazioni del 2° Raggruppamento Ana nel 2011.