Sempre in contatto: giovani e ricambio generazionale al centro del terzo webinar

Giovani e lavoro nei campi: una rivoluzione che, insieme al delicato passaggio del testimone in famiglia, lancia la sfida dell’innovazione, del coraggio imprenditoriale, del ritorno alla terra anche e soprattutto in tempi difficili come quelli che stiamo vivendo. Questa evoluzione nella tradizione, che coinvolge aspetti psicologici, legali e finanziari, è stata protagonista questa mattina, martedì 16 febbraio 2021, del terzo webinar promosso da Coldiretti Brescia nel calendario di incontri online “Sempre in Contatto”. A guidare l’approfondimento sul tema del ricambio generazionale, a cura del gruppo Coldiretti Giovani Impresa di Brescia, gli interventi di Sara Vecchiati, segreteria provinciale Giovani Impresa Coldiretti Brescia, , William Moreschi, Life & Business Coach, Gianfranco Zanetti, avvocato, Roberto Polsini, responsabile ufficio fiscale di Coldiretti Brescia, Nunzio Friscione, responsabile provinciale AgriCorporate Finance e Laura Marchesini, delegata bresciana del gruppo Giovani Impresa e imprenditrice agricola di Bedizzole.

“Lo sviluppo delle aziende agricole, soprattutto in tempo di pandemia, è fortemente ancorato all’impegno dei giovani – spiega Sara Vecchiati –, secondo i dati Unioncamere del 2020, a Brescia si contano 687 imprese under 35, in crescita del 3% negli ultimi 5 anni e con un significativo aumento delle quote rosa. Tante idee e nuovi approcci multifunzionali che spesso si scontrano, nel passaggio generazionale, con i timori e le tensioni familiari”.

Ecco perché avviare gli interventi tecnici della mattinata con gli aspetti psicologici del cambiamento. “Tra i principali problemi della transizione generazionale in campo agricolo – spiega il Life & Business Coach William Moreschi – ci sono la gestione dello stress, la necessità di acquisire leadership nei confronti di dipendenti, fornitori e clienti, la diversa organizzazione del lavoro rispetto ai senior e, naturalmente, i legami affettivi. Basti pensare che in Italia 7 imprese su 10 sono a conduzione familiare e di queste solo il 55% arriva alla seconda generazione: è dunque importante accompagnare questa fase analizzando gli specifici contesti e condividendo con le figure coinvolte un piano d’azione efficace e sereno per il ricambio”.

La rinnovata vicinanza dei giovani alla campagna – continua Coldiretti Brescia – riflette opportunità di occupazione e di crescita professionale e aziendale non trascurabili. Per questo è fondamentale approfondire i diversi strumenti tecnici e legali a disposizione degli imprenditori agricoli. “Il passaggio generazionale viene spesso vissuto in modo molto stressante anche per la scarsa conoscenza dei mezzi a disposizione – commenta l’avvocato Gianfranco Zanetti – tra questi, il patto di famiglia rappresenta un valido strumento per affrontare la situazione con più serenità. Si tratta infatti di individuare anticipatamente il leader “designato” e di approntare un percorso che coinvolga tutti i familiari in diversi scenari patrimoniali preventivamente accordati”.

Anche dal punto di vista fiscale, il patto di famiglia risulta essere conveniente per gestire l’ingresso in azienda delle nuove generazioni. “In questo caso le aziende non devono affrontare particolari tassazioni o spese, tranne quelle per l’atto notarile,– precisa Roberto Polsini, responsabile ufficio fiscale Coldiretti Brescia -, per gli strumenti della donazione e della cessione vanno invece valutati gli specifici requisiti tecnici e finanziari. Il supporto e la consulenza tecnica dei professionisti sono dunque fondamentali per completare con successo, e senza rischi per il futuro, le operazioni di subentro”.

Le risorse economiche per il rilancio dei giovani in agricoltura rappresentano l’ultimo tassello del mosaico professionale delineato da Coldiretti Brescia. “Le agevolazioni finanziarie previste da Ismea per i giovani agricoltori – spiega Nunzio Friscione, responsabile provinciale AgriCorporate Finance – offrono ulteriori opportunità professionali legate al subentro dei ragazzi nelle attività preesistenti e nell’ampliamento delle aziende già avviate condotte da giovani.

In chiusura, l’esperienza di chi ha vissuto in prima persona il ricambio generazionale, con le parole di Laura Marchesini, vice delegata del gruppo provinciale Giovani Impresa e imprenditrice suinicola di Bedizzole. “Il nostro processo di cambiamento è iniziato nel 2016 con il mio ingresso e quello di mio fratello in azienda. In particolare, ci siamo divisi i compiti: io mi occupo della parte commerciale e lui dell’allevamento, ci siamo posti degli obiettivi precisi e li stiamo raggiungendo. Non è stato semplice ma siamo fieri di portare avanti insieme l’attività dei nostri genitori”.