Le piattaforme europee: strumenti pensati per innovare

Nel 2003 la Commissione Europea ha creato le ETP (Piattaforme Tecnologiche Europee) in cui industrie e centri di ricerca di determinate aree tecnologiche si confrontano e condividono le proprie competenze al fine di far progredire la ricerca a livello europeo, definendo l’agenda strategica di ricerca e gli obiettivi a lungo termine del settore.

I documenti da loro prodotti sono considerati dalla Commissione durante la programmazione delle priorità Europee e dagli Stati membri.
Le piattaforme non sono finanziate da meccanismi diretti ma devono mobilitare fondi privati, europei, nazionali o regionali.

Nel 2016 la Commissione ha voluto razionalizzare la struttura delle piattaforme nell’ambito energetico e industriale creando nove “Piattaforme europee per la tecnologia e l’innovazione (ETIP)” operanti nel settore dell’energia.

Nel 2008, vengono istituite delle “comunità di conoscenza e innovazione” (KIC) per supportare ulteriormente i partenariati pubblico-privati nella risposta alle sfide della società.

Le KIC vogliono rappresentano l’unione tra istituti di educazione, centri di ricerca e aziende private, ricevono fondi europei che distribuiscono ai propri partner e pubblicano, ogni anno, un business plan e le relazioni sulle proprie attività al fine di integrare i diversi livelli di innovazione attraverso l’azione e il coinvolgimento dei propri partner.

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