Riva 1920: è un giovane bresciano a firmare la nuova collezione

La storia di Riva 1920 parte nel lontano 1920 a Cantù, la “città del legno” nel cuore della Brianza, da una piccola bottega artigiana a conduzione familiare specializzata nella produzione di mobili in legno massello. Oggi Riva 1920 è un nome di altissimo rilievo nel campo dell’arredamento, grazie al continuo impegno e all’intuito imprenditoriale della famiglia Riva, che ha portato l’azienda verso un’importante evoluzione tecnologica e stilistica, avviando nuove collaborazioni con famosi designer e architetti, e orientando la produzione verso il mondo del design sostenibile.

A distanza di 100 anni il pensiero motivante che muove ogni azione e decisione di questa realtà rimane immutato: “Produrre con onestà per tramandare alle generazioni future, costruendo mobili in grado di sfidare il tempo nel pieno rispetto dell’ambiente”.

Nell’anno del suo centenario, Riva 1920, ha scelto di puntare su un giovane talento bresciano, il designer Giovanni Tomasini, per lanciare una nuovissima collezione di sedute in legno di cedro. Classe 1985, Tomasini è un designer ormai noto nel panorama nazionale. Numerosi i premi e riconoscimenti ricevuti per i suoi progetti e molteplici le collaborazioni anche a livello internazionale. Un brillante creativo che ha fatto della sua proverbiale brescianità un vanto e una bandiera: Direttore Creativo di Studio7B, responsabile e organizzatore per anni del progetto Des-Aut dedicato ai giovani designer under 35 nel contesto della fiera DentroCasa Expo; docente universitario presso la LABA e il FOPPA GROUP. Ultimo ma non per importanza il suo impegno nel sociale, che lo vede responsabile all’interno del FabLab Brescia, associazione che si è distinta durante l’emergenza covid-19, coordinando la rete di tutti i FabLab e dei maker italiani, nella stampa 3D delle famose valvole salvavita per i respiratori.

Per Riva 1920, Giovanni Tomasini disegna ben quattro sgabelli e una panca, arredi in grado di soddisfare ogni gusto: Slalom, Rotterdam, Diamond, Notre Dame e Dolmen; tutti realizzati in legno massiccio di cedro, ovvero ottenuti monoblocco da un singolo tronco. Sul senso ispiratore il designer non si sbilancia, ma dichiara: “Questi progetti sono densi di carica emotiva, ci ho messo tante storie e tanto sentimento, spero di riuscire a trasmettere anche agli altri un pizzico di questa magia.”

Grazie al suo talento ma anche al duro impegno quotidiano, Giovanni Tomasini si è così guadagnato un posto a sedere nel pantheon dei designer Riva, insieme ad Archistar mondiali e pietre miliari del design italiano, del calibro di Alessandro Mendini, Elio Fiorucci, Enzo Mari, Fabio Novembre, Karim Rashid, Philippe Starck, Renzo Piano, Michele De Lucchi e altri fra i migliori di sempre.

La raffinata collezione di pezzi in cedro massello è il fiore all’occhiello dell’azienda, tutti completamente naturali e rifiniti a mano senza l’aggiunta di alcun trattamento. Il cedro del Libano è una conifera sempreverde il cui legno si caratterizza per un inebriante profumo fortemente balsamico, sprigionato dalla resina che ha anche un naturale effetto antitarmico. Riva 1920 recupera gli alberi di cedro caduti in seguito ad eventi naturali o da tagli programmati, effettuati per questioni di sicurezza.

Questo legno ci regala sedute ideali anche per l’utilizzo outdoor, grazie alla grande resistenza del cedro all’umidità e all’acqua; non si deteriora, anzi quando esposto agli agenti atmosferici, acquista una splendida colorazione “grigio taupe”. Creatività e originalità sono tratti evidenti in ogni pezzo firmato Riva 1920, caratteristiche difficilmente rintracciabili in questa misura, negli altri brand d’arredo.

Riva 1920 rappresenta un Made in Italy aperto ai giovani progettisti e al futuro, rimanendo pur sempre fedele ai suoi principi; un’esperienza di successo consolidata nell’arco di un secolo, fatta di tradizioni, cultura, creatività e innovazione.