ADHD: le parole di Paola Ciociola

ADHD è il disturbo da deficit attentivo con iperattività ed è l’acronimo per l’inglese Attention deficit hiperactivity disorder ed è, come dicevo prima, un disturbo del neurosviluppo e quindi del bambino e dell’adolescente. Questo disturbo è caratterizzato principalmente da incapacità a concentrarsi , da impulsivitá, e da iperattività oltre che grande agitazione da parte del bambino/adolescente stesso. Il DSM, ovvero il manuale diagnostico statistico dei disordini mentali , descrive in sintomi chiave di questa condizione che oltre a dover comparire prima di 7 anni , deve durare almeno sei mesi. Quindi , non basta vedere un tratto improvviso mai manifestato , per poter fare una diagnosi di questo disturbo( come del resto con tutti i disturbi!). Le altre caratteristiche sono più legate ad un fattore di tipo comportamentale come per esempio l’agitazione e il mantenimento dell’attenzione. Questi bambini i ragazzi , in genere , hanno difficoltà a concentrarsi . Pare non prestino attenzione alle cose che gli vengono dette , all’ ascolto dell’altro e alle regole. Sono molto vivaci e movimentati e si distraggono molto facilmente , non rispettano la turnazione e sono soggetti quindi , facilmente fragili a livello emotivo. Vi chiederete perché fragili? Perché subentrano frustrazione e sconforto che non aiutano a vivere bene la vita. Soprattutto scolastica.

Per questo dico sempre che è importante prima di agire, chiedersi come potrebbero essere le reazioni. In modo particolare dei più piccoli.

Concretamente, quali accorgimenti sono utili per un bambino con diagnosi di ADHD? Prima di tutto mi verrebbe da dire che è fondamentale riconoscere le capacità e gli sforzi del bambino . Un suggerimento che mi verrebbe da dare e creare una sorta di mappa del talento e far si che ogni settimana il bambino possa auto celebrare il talento che mette in pratica . Altra cosa fondamentale è coinvolgere il bambino nella soluzione alle sue difficoltà . Un aiuto potrebbe essere quello di fare la lista dei comportamenti negativi descrivendo i momenti più difficili e decidere insieme a lui quale strategia utilizzare per poterli arginare . Altra cosa importante potrebbero essere i role play ovvero i giochi di ruolo creando situazioni che potrebbero portare il bambino a dare a se stesso dei comportamenti alternativi rispetto quelli che utilizza. Altra cosa importantissima , forse più o livello emotivo , è quello di non pretendere alti livelli di lavoro qualitativo ma piuttosto evidenziare le parti di compito di lavoro scritto che sono state eseguite bene e con ordine. Un accorgimento importante è quello di non pensare di ridurre l’attività del bambino ma cercare di incanalarla in una strada che sia accettabile e quindi utilizzabile come attività del bambino. Molte volte accade che il bambino con questo disturbo venga frainteso come prepotente , in realtà si tratta non di prepotenza ma piuttosto di impazienza , pertanto sarebbe utile incoraggiare bambino a far fuoriuscire le sue capacità positive di leadership. Per quanto riguarda la prestazione a scuola un elemento importante è la lunghezza del compito . Il bambino con ADHD necessita di diminuzione e quindi di un compito breve e parcellizzato, oltre che stimolante e interessante. Un elemento che per me può essere di aiuto e quello di seguire l’orientamento di interesse del bambino nel creare i suoi compiti oltre che avere accorgimenti in termini di conoscenze delle modalità di apprendimento del bambino specifico. Lo dirò sempre: ogni bambino ha una propria modalità di apprendere e conoscere il mondo. Cerchiamo di averne cura. Sempre.