Tennis, Handbike Active Team La Leonessa protagonista ovunque. Cinque vittorie e due atleti in nazionale

Saper eccellere anche in una stagione stravolta dall’emergenza sanitaria. È ciò che hanno fatto i ragazzi dell’Handbike Active Team La Leonessa, capaci di sfruttare le poche gare a disposizione in questo 2020 per confermarsi fra le primissime società del panorama nazionale. Merito di mesi nei quali gli allenamenti hanno spesso cambiato la modalità – dall’aperto a dentro casa, grazie all’utilizzo dei rulli – ma di certo non l’intensità, che ha prodotto poi una lunga serie di risultati. Lo scorso fine settimana a Reggio Emilia, in una gara promozionale di regolarità, hanno chiuso al primo posto di categoria Ivano Marangoni (Mh4), Mirko De Cortes (Mh5) e Jenny Cottali (Wh3), e al secondo Alessio Scutteri (Mh4) e Simona Canipari (Wh1). Nel 2° Trofeo Fonteviva – Città di Massa Carrara, sono arrivate addirittura quattro vittorie in un giorno, con Francesca Porcellato (Wh3), Simona Canipari, Cristian Giagnoni (Mh4) e Omar Rizzato (Mh2), più il quarto posto di Mirko Testa fra gli Mh3. Nel “Trofeo Città di Petrignano d’Assisi”, hanno ottenuto ottimi risultati Mirko Testa e Ivano Marangoni, entrambi secondi, e il quinto classificato Claudio Zana (Mh4). Mentre ha vinto di nuovo la leggenda dello sport paralimpico Francesca Porcellato, punta di diamante del team Active. Per il 2020, Francesca puntava ai Giochi Paralimpici di Tokyo, con le due medaglie di bronzo di Rio 2016 da confermare o migliorare, invece si è dovuta accontentare di due vittorie a livello nazionale, ma non ha mai mollato la presa. “Ho continuato ad allenarmi come se le Olimpiadi fossero vicine – spiega la 50enne veneta – così da non ridurre l’intensità del lavoro. Le ultime gare sono la prova che è stata la scelta giusta: ho vinto, ho avuto ottime sensazioni e i dati raccolti sono confortanti. Significa che sono sulla strada giusta in vista di Tokyo 2021. Sperando che tutto possa tornare in fretta alla normalità”.

La stagione di Francesca si è chiusa col ritiro della Nazionale a Pineto, in provincia di Teramo, per il quale è stato convocato anche Mirko Testa, uno degli ultimi arrivati in Active Sport. A poco più di due anni dall’incidente che l’ha obbligato sulla sedia a rotelle, il 23enne bergamasco è già entrato nel giro tricolore, e promette grandi cose per il futuro. “La convocazione in nazionale – spiega – è stata un vero onore. Devo molto ad Active Sport: li ho conosciuti durante la riabilitazione alla Casa di Cura Domus Salutis di Brescia, quando come parte della terapia mi è stato proposto l’avvicinamento allo sport. Il tennis non faceva per me, mentre con l’handbike ha funzionato subito. Negli ultimi due anni sono migliorato tanto, ma all’inizio è semplice crescere. Il bello viene ora: lavoriamo ogni giorno per fare sempre meglio, con l’obiettivo di conquistare un posto alle Paralimpiadi di Parigi 2024”. Il tutto per la gioia del capitano Sergio Balduchelli, che ama stare dietro le quinte ma nei successi del team ha parecchi meriti, così come li hanno Francesca Porcellato e suo marito (e preparatore atletico) Dino Farinazzo, che mettono a disposizione dei compagni la loro enorme esperienza. “Anche in un’annata così sfortunata – dice il 60enne bresciano – abbiamo fatto il massimo. Al termine del lockdown abbiamo immediatamente ripreso ad allenarci all’aperto, a svolgere i test e a programmare la stagione. I risultati delle poche gare disputate ci danno ragione”.

Oggi il team conta su 32 atleti, ben 6 dei quali arruolati grazie al progetto Sport Therapy in collaborazione con la Domus Salutis. Un vero successo, anche se capitan Balduchelli non si accontenta. “Si può fare ancora di più. In questo momento la situazione non ci permette di lavorare come vorremmo, ma ci auguriamo – chiude – di poter riprendere presto a pieno regime”.