A Brescia arriva “Fermata Alzheimer”

Arriva a Brescia “Fermata Alzheimer”, il tour che fa “sperimentare” la patologia grazie a visori multimediali.

 

L’appuntamento il 3 ottobre in Largo Formentone, con il patrocinio del Comune di Brescia e in collaborazione con Cooperativa La Rondine, per sensibilizzare i cittadini sulle demenze.

 

  • 200.000 persone affette da demenza in Italia, di cui la metà da Alzheimer. Prevista una triplicazione dei casi nei prossimi 30 anni
  • 3 milioni di persone in Italia coinvolte nell’assistenza dei loro cari
  • Oltre il 70% dei caregiver è donna
  • 500 persone con demenza assistite in un anno nelle 47 strutture e nei 9 Centri Diurni Korian grazie al Positive Care

 

Brescia, 30 settembre 2020. Farà tappa a Brescia sabato 3 ottobre in Largo Formentone dalle 10 alle 18, con il patrocinio del Comune di Brescia e in collaborazione con Cooperativa La Rondine, il tour “Fermata Alzheimer” voluto anche quest’anno da Korian, presente a Brescia con Residenza Vittoria, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle demenze, che colpiscono solo in Italia 1 milione e 200 mila persone e 50 milioni nel mondo. La crescita negli ultimi anni è vertiginosa e si stima che il numero triplicherà in 30 anni[1]. Nel mondo ogni tre secondi una persona sviluppa una demenza.

 

Il Gruppo Korian, con centri in Italia, Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Spagna, è leader europeo nei servizi di assistenza e cura, e vanta una forte expertise nella gestione di pazienti con demenza. L’Alzheimer e le demenze in genere sono infatti una delle prime cause di ricovero in residenze assistite.

 

Presso lo stand Korian sarà possibile fare gratuitamente un’esperienza immersiva nell’Alzheimer grazie all’utilizzo di visori multimediali di virtual reality (VR) / realtà aumentata e tutti coloro che vorranno potranno essere proiettati per 10 minuti in una “realtà parallela”, quella della malattia. Inoltre, quest’anno sarà inaugurato un portale online con nuovi contenuti che comprendono video informativi e interviste, articoli redatti da specialisti, brochure e guide con consigli utili. La nuova pagina web vuole essere uno spazio virtuale dedicato all’approfondimento della tematica, con l’obiettivo di diventare un importante punto di riferimento per le persone che hanno bisogno di informazioni e nozioni riguardo la malattia, ma anche e soprattutto aiuto.

 

“Fermata Alzheimer”, che si è confermato un progetto di successo vincendo lo scorso giugno l’importante premio Sabre EMEA Award nella categoria “Marketing to Seniors”, si è reso quest’anno ancor più necessario a causa dell’emergenza Covid-19. Le restrizioni imposte dalle autorità in seguito all’epidemia, infatti, possono accentuare i sintomi neuropsicologici dei soggetti affetti da demenza, impattando sulla loro quotidianità e sui caregiver. Proprio a questi ultimi è rivolta la guida “Pandemia Covid-19. Consigli per familiari e assistenti delle persone affette da demenza”, realizzata in collaborazione con il Professor Trabucchi e il Dottor Rozzini del gruppo di ricerca geriatrica di Brescia appositamente per il tour (disponibile qui: https://www.korian.it/korian-per-alzheimer).

 

Proprio su questo aspetto ha puntato l’attenzione Federico Guidoni, CEO Korian Italia: “Visti gli ottimi riscontri ottenuti lo scorso anno da parte di cittadini e Istituzioni, e visti gli effetti che il lockdown e questi mesi hanno sui pazienti affetti da Alzheimer, abbiamo fortemente voluto ripetere il tour anche in questo 2020 così particolare. La malattia purtroppo progredisce e l’emergenza Covid che stiamo vivendo presenta una sfida difficile sia per il paziente affetto da decadimento cognitivo, che si trova a vivere una routine modificata dalle restrizioni, sia per il familiare che lo assiste che può aver bisogno di parlare con persone competenti per ricevere informazioni su come comportarsi, sul significato della malattia e sulle possibili forme di assistenza attuabili”.

 

“L’età media della popolazione italiana – e Brescia naturalmente non fa eccezione – sta diventando sempre più alta. – Ha dichiarato il sindaco di Brescia Emilio Del Bono Per questo motivo, per progettare politiche di welfare sempre più adeguate alle esigenze dei cittadini, occorre che chi si occupa di amministrazione pubblica tenga in debito conto delle necessità particolari di chi non è più giovane e deve affrontare patologie spesso invalidanti. È il caso della Malattia di Alzheimer che, ogni anno, colpisce nel nostro paese tantissime persone. Pur essendo una malattia purtroppo molto diffusa, tuttavia, è spesso oggetto di fraintendimenti. Sono in tanti a pensare, ad esempio, che le varie forme di demenza siano una mera conseguenza del naturale processo di invecchiamento. Per questo ritengo particolarmente preziosa l’iniziativa “Fermata Alzheimer” che, attraverso un’esperienza immersiva, riesce a sensibilizzare tante persone, anche giovani, sulle conseguenze di questa patologia così impattante sulle persone colpite e sulle loro famiglie. Non posso quindi che esprimere tutto il mio apprezzamento a Korian e alla Cooperativa La Rondine per aver portato avanti questo progetto anche in questo periodo così difficile.”

 

La Dott.ssa Donatella Albini, Consigliere Comunale, referente dell’Assessorato ai Servizi Sociali in materia di sanità ha commentato: “Imparare a conoscere la demenza per eliminare lo stigma nei confronti dei malati e dei loro familiari, permettendo loro di partecipare alla vita attiva della comunità e migliorare la loro qualità di vita. È questo il cuore della città amica della persona con demenza, una città che rende reale il principio dell’accoglienza a tutti i livelli, soprattutto verso i più fragili. È la comunità dove ogni cittadino e ogni cittadina sono preparati a conoscere e sostenere le persone malate e le loro famiglie. È il luogo dove la normalità è a portata di tutti e tutte, dove ogni cittadino e cittadina si impegna a cadenzare i suoi ritmi di vita con la quotidianità di chi non può più ricordare. È la città che crea le condizioni perché ciascuno e ciascuna indipendentemente dal suo stato di salute e dalla sua età possa essere incluso nei gesti che ogni giorno in città si compiono. È la politica della città che sa leggere e comprendere il bisogno, nelle case e nelle strade, combatte la solitudine, comprende, accoglie, investe nel sapere delle donne e degli uomini e dà risposte, per la buona vita di tutti e di tutte.”

 

“La Rondine Cooperativa Sociale per l’occasione sarà a disposizione dei cittadini per l’intera giornata con un’Assistente Sociale, che potrà dare informazioni circa i servizi per le persone con demenza e le opportunità che vengono offerte alle famiglie. La Rondine Cooperativa Sociale, che opera sul territorio bresciano, pone al centro della propria missione la cura e il benessere della persona: il Caffè Alzheimer rappresenta uno dei servizi maggiormente innovativi, in cui le persone con demenza e i loro famigliari possono partecipare gratuitamente trovando nuovi approcci e modalità per stare in relazione alla malattia. Attualmente La Rondine gestisce, in collaborazione ad alcuni enti del territorio, i Caffè Alzheimer per il Comune di Lonato del Garda e per quello di Castenedolo, riscontrando una sempre più ampia partecipazione e apprezzamento del servizio”. Ha dichiarato La Rondine Cooperativa Sociale.

 

Per tutta la giornata i professionisti di Korian e della Cooperativa La Rondine offriranno ai caregiver consigli e informazioni su come supportare al meglio un parente o un conoscente affetto da demenza. In ottemperanza alle normative per il contenimento del Covid-19, per ogni tappa sarà obbligatoria la prenotazione della propria esperienza immersiva con il simulatore (https://www.korian.it/fermata-alzheimer#prenota), e verrà consigliato l’utilizzo di cuffie/auricolari personali (provvisti di cavo e non bluetooth). I visori e le cuffie fornite allo stand avranno una protezione usa e getta e verranno disinfettati dopo ogni utilizzo. Durante tutta la manifestazione verranno garantite le norme di sicurezza e prevenzione anti-Covid (distanza di sicurezza, compilazione delle dichiarazioni triage, disinfezione mani, mascherina obbligatoria, disinfezione stand e attrezzature).

 

Korian offre ogni anno assistenza a 5500 pazienti affetti da questa patologia, forte di un approccio che prende il nome di Positive Care”. Il Positive Care è la metodologia sviluppata da Korian oltre 15 anni fa per supportare i propri pazienti ed è ispirato alla neuropsichiatra ed educatrice Maria Montessori. Per le forme di Alzheimer e di demenza grave, Korian dispone inoltre in Italia di 20 centri specializzati dotati di un nucleo protetto e due Centri Diurni Integrati appositamente dedicati. In tutte queste strutture vengono offerte ai malati di Alzheimer le condizioni necessarie di tutela e gli stimoli riabilitativi adeguati alle loro compromesse capacità cognitive e funzionali attraverso specifici progetti di terapia non farmacologica, uno dei punti cardine della Positive Care.

 

LE TAPPE DEL TOUR “FERMATA ALZHEIMER”

 

Per seguire le tappe: https://www.korian.it/fermata-alzheimer e https://www.facebook.com/Korian.it

 

POSITIVE CARE: COS’È

 

Il Positive Care è la metodologia “brevettata” da Korian per supportare i propri pazienti. Con il Positive Care il paziente viene messo al centro del programma di cura: si tratta di offrire a ciascuno un percorso assistenziale personalizzato in base ai bisogni personali, qualunque sia la sua condizione di salute. Lo staff di Korian elabora un preciso percorso di cura personalizzato che prevede il coinvolgimento del team multidisciplinare, il quale definisce gli strumenti ed i percorsi specifici per ciascun paziente al fine di aiutarlo a preservare le proprie capacità in un ambiente adeguato, dove ci si senta sicuri e protetti.

 

Il Positive Care è stato sviluppato dai team Korian oltre 15 anni fa ed è ispirato alla neuropsichiatra ed educatrice Maria Montessori, che ha sviluppato quello che oggi è diventato noto come “metodo Montessori”. Didier Armaingaud, Direttore Medico di Korian Group, insieme agli specialisti Korian, ha quindi sviluppato l’approccio Positive Care a partire dal concetto montessoriano dell’“aiutami a farlo da solo secondo il quale essere indipendente è in primo luogo una questione di essere in grado di scegliere autonomamente.

 

Secondo gli studi Korian, l’approccio montessoriano può essere applicato anche alla cura degli anziani e di tutti quei pazienti affetti da malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. L’idea è quella di affiancare alla migliore qualità assistenziale l’empatia, per cercare di preservare le capacità residue delle persone, la loro indipendenza e, non ultimo, ridar loro la gioia di vivere. Il progetto prevede anche il coinvolgimento dei familiari e dei caregiver, che divengono centrali per la cura del loro caro, al fine di stimolare una partecipazione attiva che concretizzi il concetto di “umanizzazione delle cure”. La centralità del caregiver non può essere ignorata: soltanto in Italia si calcolano 3 milioni di persone coinvolte nell’assistenza dei loro cari[2]; nel mondo si stima che questi sono per oltre il 70% donne[3].

 

Il Positive Care si avvale anche di innovative soluzioni architettoniche e di design appositamente studiate per migliorare le condizioni di vita quotidiana dei pazienti. I nuovi progetti di Korian vanno ad abbandonare progressivamente la logica del “posto letto” per sostituirla con quella di uno spazio di residenza il più possibile familiare che consenta la prosecuzione di un progetto di vita, favorendo relazioni umane e affettive, attività, gesti, aspirazioni, pensieri ed emozioni.

 

Non per ultimo, il nuovo modo di configurare gli ambienti porta necessariamente a cambiare l’approccio di tutti i soggetti dell’assistenza; per questo Korian sta eseguendo un piano di formazione costante delle proprie equipe per un totale di 5000 operatori Korian coinvolti.

 

 

Korian è il Gruppo europeo leader nei Servizi rivolti a Persone anziane, fondato nel 2003, con più di 85.000 posti letto in Europa (Francia, Germania, Belgio, Italia, Paesi Bassi e Spagna) e più di 56.000 collaboratori. Il Gruppo gestisce più di 900 strutture in quattro aree di attività: Residenze per Anziani, Case di Cura e Cliniche di Riabilitazione, Cure domiciliari e Appartamenti per la Terza e Quarta Età.

In Italia oggi Korian conta 47 case di riposo, 9 centri diurni, 110 appartamenti per anziani, 20 centri specializzati per le cure dell’Alzheimer, 12 case di cura e cliniche di riabilitazione, 19 poliambulatori specialistici, 5 comunità psichiatriche, 3 servizi di assistenza post acuzie, 3 centri residenziali per disabili, 3 centri diurni per disabili, 3 hospice e 9 servizi di assistenza domiciliare per un totale di circa 7000 posti letto e più di 2 mln prestazioni ambulatoriali ogni anno.

[1] World Alzheimer Report 2019

[2] Secondo i dati dell’Osservatorio Demenze dell’Istituto Superiore di Sanità, disponibili a questo sito: https://demenze.iss.it/

[3]  Il World Alzheimer Report 2018 ha calcolato che il numero di ore fornite dai caregiver in un anno è di circa 82 miliardi, e di queste il 71% è da attribuire alle donne.