Oggi parliamo di autismo – A cura di Paola Ciociola

Oggi parliamo di autismo e qualche nozione sul Teacch e l’Aba. L’Aba è stato la mia prima tesi di laurea… avevo svolto un progetto con Scuolaba di Brescia! In ogni caso, entrambi sono metodi utili ed efficaci utilizzati come ausilio nelle terapie con bambini autistici.
Buona lettura.

Secondo il DSM V l’autismo é il deficit della comunicazione ed interazione sociale in molteplici contesti, come manifestato da alcuni fattori quali, per esempio, il deficit della reciprocitâ socio-emotiva (approccio sociale anomalo), il deficit dei comportamenti comunicativi non verbali per l’interazione sociale e ovviamente il deficit della gestione, della comprensione e dello sviluppo delle relazioni. Ci sono infatti pattern di comportamento molto ristretti come ad esempio i movimenti stereotipati e l’eloquio ripetitivo; gli interessi estremamente limitati fissi e anomali caratterizzati da interessi eccessivamente perseverativi e limitativi; l’inesistenza della sameness caratterizzata da estremo disagio davanti a piccolissimi cambiamenti nella routine e iperattività o ipoattivita in risposta a stimoli sensoriali o interessi atipici. Per aiutare a vivere al meglio e con parità di risorse questo disturbo pervasivo (e generalizzato) dello sviluppo, nell’ambiente della sanitá e a scuola si parla di due metodi: metodo ABA e metodo Teacch. Rispettivamente parliamo di Applied Behaviour Analysis e cioè analisi applicata del comportamento e di Treatment and Education of Autistic and related Communication Handicapped Children ovvero: trattamento ed educazione di Bambini con Autismo e disabilita nella comunicazione. Entrambi, questi metodi, riconoscono l’autismo come una patologia organica ed entrambi si muovono sulla base dell’approccio comportamentale. Ma se il Teacch si configura in un’organizzazione ben strutturata e coordinata di servizi, l’Aba, si propone come metodo educativo estremamente individualizzato. Scendendo nello specifico: il metodo Teacch é a tutti gli effetti un modello organizzativo impeccabile di servizi che comprende per esempio l’insegnamento strutturato agli allievi tramite anche l’utilizzo di tavole, cartelloni e disegni colorati; programmi educativi individualizzati per gli allievi con utilizzo di tecniche comportamentali; gruppi divisi per abilità sociali; consulenze e counseling per genitori e insegnanti. Questo metodo richiede il coinvolgimento e la collaborazione Attiva dei genitori, creazione di spazi e tempi di vita con strategie visive (dato che le abilità visuo-spaziali sono un punto di forza per i bambini con autismo) e modificazione dell’ambiente del bambino strutturandolo e ricomponendolo a nuovo sulla base della facilitazione dell’apprendimento del bambino stesso. Il metodo Aba è invece un metodo che cerca di modificare il comportamento del soggetto, interpretandolo e sfruttando la formazione di riflessi condizionati ed inserendo ad essi degli stimoli artificiali lá dove il soggetto non risponde a stimoli naturali. Questo metodo è suggerito particolarmente per i bimbi molto piccoli e soprattutto per coloro che hanno un funzionamento cognitivo molto limitato e agiscono comportamenti compulsivi che sono difficili da gestire e dominare. In conclusione si tratta di due metodi estremamente funzionali ed utili al riequilibrio del soggetto.