Comunicazione motivazionale – a cura di Paola Ciociola

Più che per genitori stavolta, mi rivolgo maggiormente agli addetti ai lavori. Si, perché per chi come me lavora con bambini, ragazzi ed adolescenti è ben consapevole che la parte più preponderante del lavoro che si svolge è parlare, comunicare. E oltretutto, è lampante e risaputo che se c’è una cosa che i bambini e i giovanissimi adulti sanno fare è percepire sin nelle viscere, il modo in cui noi adulti ci rivolgiamo a loro. Ė nota la capacità di questi ragazzi di capire le nostre giornate, solo guardandoci e sentendosi salutare. Questa forma di ‘magia mi ha sempre affascinata… tanto che ho deciso di partecipare ad un corso di studio e approfondimento sulla comunicazione con questi ragazzi. Ma non un corso di comunicazione efficace, bensí di comunicazione motivazionale!!

Buona lettura !

 

Più che per genitori stavolta, mi rivolgo maggiormente agli addetti ai lavori. Si, perché per chi come me lavora con bambini, ragazzi ed adolescenti è ben consapevole che la parte più preponderante del lavoro che si svolge è parlare, comunicare. E oltretutto, è lampante e risaputo che se c’è una cosa che i bambini e i giovanissimi adulti sanno fare è percepire sin nelle viscere, il modo in cui noi adulti ci rivolgiamo a loro. Ė nota la capacità di questi ragazzi di capire le nostre giornate, solo guardandoci e sentendosi salutare. Questa forma di ‘magia mi ha sempre affascinata… tanto che ho deciso di partecipare ad un corso di studio e approfondimento sulla comunicazione con questi ragazzi. Ma non un corso di comunicazione efficace, bensí di comunicazione motivazionale!! Il colloquio motivazionale, in inglese chiamato Motivational Interviewing è un metodo comunicativo orientato sul ragazzo e che serve ad aumentare la motivazione intrinseca al cambiamento grazie all’esplorazione di ciò che il ragazzo stesso dice e la conseguente risoluzione dell’ambivalenza. È uno stile comunicativo collaborativo che studia bene il linguaggio da utilizzare per portare ad un cambiamento comportamentale. L’obiettivo del colloquio motivazionale non è portare le persone ad accettarsi rimanendo nella loro condizione ma in un certo modo: sbloccarle, aiutandole a fare scelte e quindi ‘muoversi. È una forma di comunicazione utilizzata per lo più con coloro che hanno dipendenze patologiche. Nell’età adolescenziale infatti, è purtroppo più facile che si instaurino comportamenti non salutari e quindi non sani. Oltre a questo si somma lo stress derivante dai litigi con i genitori…le sfide con i pari…le difficoltá scolastiche…insomma tutte situazioni da affrontare e talvolta li portano a sentirsi non compresi in una società : la nostra società… che raramente li ghettizza ma che spesso , se non sempre li etichetta. Questo tipo di colloquio non è basato su nessuna psicoterapia né si può considerare un trattamento per ogni problema o situazione. È uno stile di interazione vero e proprio che ha uno spirito caratterizzato da autonomia, collaborazione ed evocazione. Autonomia perché è basilare per i ragazzi: il consolidamento dell’autonomia personale è infatti uno dei compiti fondamentali dell’adolescenza. Collaborazione perché lo spirito del colloquio motivazionale è collaborativo: creare un’alleanza con il ragazzo. Che non significa fare l’amico…ma condurlo con professionalità. Evocazione perché in questo tipo di colloquio si fanno emergere dal ragazzo  le ragioni per cambiare e le preoccupazioni relative al cambiamento stesso e non fornire consigli o dare suggerimenti. Ma facendo nascere dal ragazzo stesso le idee. Fondamentale è non correggere…ma portare a capire attraverso domande mirate, esprimere empatia per costruire alleanza e aumentare la frattura interiore per stimolare il ragazzo a prendere in considerazione un possibile cambiamento interiore del proprio stato. Anche per i genitori sarebbe utile e, sotto molti aspetti: strategico ma è logico che, tra mamma, papà e figlio adolescente subentrano dinamiche particolari ed intime… troppo intense per poter procedere con questa comunicazione. Difficile anche se non proprio impossibile.