La raccolta fondi promossa da Isinnova per combattere con la stampa 3D la diffusione del virus a livello mondiale
“Se vuoi sfamare un uomo per un giorno, dagli un pesce. Se vuoi sfamarlo per tutta la vita, allora insegnagli a pescare.” Si allinea a questa massima di Confucio la nuova sfida del team di Isinnova, azienda bresciana che nelle scorse settimane è scesa in campo sul fronte dell’emergenza andando a realizzare prima la valvola Venturi, poi la valvola Charlotte per ottenere respiratori d’emergenza.
Progetti innovativi e geniali, che soprattutto nel secondo caso, in cui è stato possibile ricorrere anche a stampanti 3d a filamento, hanno visto la mobilitazione dell’intera community dei maker attraverso il coinvolgimento nel web da parte del FabLab Brescia, un messaggio poi amplificato su tutto il territorio del Bel Paese grazie alle condivisione da parte della rete nazionale di strutture aderenti alla Carta dei Valori del mondo FabLab, oltre che all’intervento di centinaia di privati appassionati di nuove tecnologie.
L’iniziativa ISI 3D – 4 The Future lanciata in questi giorni prevede un obiettivo ancora più ambizioso che ha bisogno del sostegno di tutti, con una raccolta fondi volta a fornire stampanti 3d alle nazioni in cui questa tecnologia non è ancora così diffusa.
“Il loro impiego – racconta Marco Ruocco, Project manager & Analist di Isinnova – non si limiterà all’emergenza, ma è un investimento per il futuro: permetterà alle varie realtà di stampare componenti, pezzi di ricambio e strumenti altrimenti non reperibili, facendo in modo che la stampa 3d divenga uno strumento per affrontare situazioni di difficoltà. Ciascun kit – continua Ruocco, al fianco di Cristian Fracassi, Lorenzo Abeni, Alessando Romaioli e Davide Sabaini, principali referenti del progetto all’interno di Isinnova – si compone di una stampante 3D, bobine di PLA (materiale per la stampa), set di ricambi per la stampante, un manuale di istruzioni d’uso, scheda SD con file precaricati per la stampa dei componenti di emergenza (valvole, visiere, supporti…), materiale aggiuntivo per realizzazione componenti e materiale sanitario d’emergenza quali mascherine chirurgiche e guanti”.
Attraverso la raccolta fondi verranno acquistate quindi le stampanti e preparati i kit, il tutto sarà donato gratuitamente all’estero ai beneficiari individuati, valutati e selezionati dalle realtà impegnate nello sviluppo e nella promozione umana: Caritas Diocesana di Brescia, Medicus Mundi Italia, Scaip Onlus Ong, SVI – Servizio Volontario Internazionale e Ufficio per le missioni, enti coinvolti nell’ottica di una massima trasparenza nella gestione dei contributi.
L’iniziativa sosterrà Paesi a risorse limitate o anche aree europee particolarmente vulnerabili, che stanno subendo o che potranno subire nei prossimi mesi gli effetti socio-sanitari della pandemia legata al Covid-19, laddove le carenze delle strutture e dei servizi sanitari potranno aggravare la diffusione del virus ed aumentare la morbilità e la mortalità delle persone contagiate. Il progetto prevede poi una seconda fase, con la creazione di una piattaforma online quale strumento di aiuto e scambio di conoscenze, per l’upload di video, tutorial, istruzioni, file di componenti da stampare, prevedendo soprattutto per i beneficiari la possibilità di avvalersi della competenza di stampatori 3d più esperti.