Mascherine e donazioni di materiale: volontariato in prima fila

Tavola rotonda – Why not? e Un aiuto per… unite nel volontariato per la produzione e donazione di migliaia di mascherine: ieri le due associazioni hanno presentato i risultati della collaborazione con i servizi sociali di diversi comuni, tra cui Brescia, e con diversi privati.

“Oltre 25 sarti già al lavoro, per un totale di quasi diecimila mascherine già prodotte, al ritmo industriale di oltre 500 al giorno: Brescia sta veramente dimostrando di essere la Leonessa d’Italia. Il problema è trovare il materiale, soprattutto il filo, ma alle 50-60 donazioni di privati si sono aggiunte diverse aziende” ha esordito Numa Sbaraini di Tavola rotonda, che in un collegamento Zoom (scelta obbligata in tempi di coronavirus) era “accompagnato” dal responsabile Garda e Valsabbia dell’associazione, Giorgio Ferrari. “Abbiamo aderito convintamente come sezione Garda e Valsabbia, la zona che assieme alla città e a una porzione di Bassa è la più coinvolta da questa iniziativa. Con comuni come Villanuova, San Felice del Benaco, Muscoline e i gruppi di Cri Salò, Associazione Carabinieri e Volontari del Garda abbiamo avviato una collaborazione “istituzionale”, pensata più che altro per chi non può reperire le mascherine. Posso dire che i sindaci si stanno dannando l’anima in queste settimane”. Sono in tutto una decina le collaborazioni ufficiali con i comuni della provincia, ma molti altri sono coinvolti dalle donazioni di aziende e privati donatori.

Michela Cibaldi di Un aiuto per… ha aggiunto: “Già a febbraio diverse categorie di mascherine erano irreperibili. Va ricordato che queste che noi distribuiamo non sono un presidio medico chirurgico, ma la possibilità di riutilizzare le mascherine di cotone con un lavaggio a caldo è importante. Abbiamo deciso di regalarle perché il lavoro è stato interamente volontario: riceviamo merce che ci è stata donata che le sarte e i sarti lavorano ogni giorno. Purtroppo, in mezzo a tutti i decreti non c’è stata una norma che calmierava i prezzi delle mascherine, che ho visto vendere a costi fuori da ogni logica in questi giorni”. Per richiedere le mascherine è possibile contattare Tavola rotonda ai numeri 3343541279 (città e dintorni) e 3476593626 (Garda e Valsabbia), mentre a Brescia città c’è la collaborazione dei Servizi sociali e dei presidenti di Consiglio di quartiere, come spiega l’assessore alle Politiche per la casa e alla Partecipazione Alessandro Cantoni: “In tutto sono state coinvolte seicento persone grazie all’impegno di Tavola rotonda. Stiamo dimostrando che questa è una città solidale e amica, c’è stato un vero e proprio “movimento di sartine” anche se pure diversi uomini si sono dedicati alla produzione delle mascherine”.