Arriva a Brescia la Notte della Cultura

Porte aperte nei Musei civici dalle 20.00 alle 24.00, con ingresso gratuito e tante attività diverse, per rivivere l’emozione della grande arte, che diventa quinta d’eccezione per performance di danza, concerti, interpretazioni letterarie e installazioni partecipative.

Ultimo ingresso alle 23,30.

  • Museo di Santa Giulia, via Musei 81/b
  • Brixia. Parco archeologico di Brescia romana, via Musei 55
  • Pinacoteca Tosio Martinengo, Piazza Moretto 4

Al Nuovo Eden alle 23.30 L’uomo che comprò la luna, di Paolo Zucca, un road movie sardo per una commedia stralunata, tra poesia e farsa.

 

MUSEO DI SANTA GIULIA

dalle 17 alle 21.30

LA LUNA NEL PIATTO. LO STORIONE BIANCO TRA ARTE, CULTURA E STREET FOOD
Agroittica Lombarda ci porta alla scoperta di un pesce mitico, dello storione bianco, attraverso un viaggio nella storia, nella cultura e nel gusto di questo misterioso protagonista di leggende curiose stregate dalla luna. Diversi i momenti in programma:

ore 17.00 – Incontro con gli esperti “Lo Storione Bianco? Il pesce del caviale e molto altro”, Auditorium di Santa Giulia

ore 18.30 – Show cooking creativo, White room del Museo

dalle ore 19.00 – Street food all’insegna dello storione bianco: come gustarlo in una versione inedita e sfiziosa (ticket per la degustazione: 10,00 euro; acquistabile in loco o in prevendita: reservation@agroittica.it), White room del Museo

A cura di Agroittica Aquae Optima, in collaborazione con Fondazione Brescia Musei

 

Chiostro di San Salvatore

Dalle 21.15 alle 23.30 (ogni 15 minuti)

LUNATICHE. Performance di danza e musica

“Ci sono notti in cui i lupi tacciono e solo la luna urla” George Carlin

La luna.

Muove.

Maree e venti.

Si muove. Cala, cresce, cambia colore. Luna rossa, luna nera.

Si nasconde, si mostra, sale e scende in cielo.

Ci incanta.

Una partitura di danza e musica in una dimensione notturna, lunare, dove si rincorrono come onde i suoni e i passi. Crescendo e calando. Sovrapponendo come le maree onde estese e onde di ritorno.

Per interagire con la forza di gravità e con lo spazio con cui si irradia un dialogo femminile, dove rincorrersi, incalzarsi, espandersi, sospendersi, fermarsi. E ricominciare.

Danza: Marina Rossi

Cello e voce: Daniela Savoldi

 

IL CIELO SOPRA IL VIRIDARIUM   

dalle 21,30 alle 23,30

Osservazioni astronomiche al telescopio nell’area del Viridarium.

A cura dell’Unione Astrofili Bresciani

 

BRIXIA. PARCO ARCHEOLOGICO DI BRESCIA ROMANA

LA LUNA TRA ANTICHI RITUALI CELTICI E ROMANI

dalle 20,00 alle 24,00

Tre narratori, in tre punti del Parco (Quarta cella del Santuario, Capitolium e Teatro) evocano, ciascuno con un breve racconto, antichi rituali celtici e romani, narrando di Mabon, il “fanciullo divino”, “luminoso” quasi fosse un celtico “Apollo”, e di Artemide, verginea cacciatrice, dispensatrice di fecondità, ma anche di Endimione, mitico amante di Selene, che addormentatosi eternamente, rivive nella fantasia di Luciano di Samosata, come re immortale sull’ “amata” Luna.

 

Quarta cella del Santuario Repubblicano

Premettendo l’importanza della luna per i Celti, si partirà dal nastro rosso affrescato sulle pareti della Quarta Cella, per evocare l’antico “Spirito del Grano”, simbolo dell’ultimo raccolto ed espressione di Mabon, astro divino, in onore del quale si celebrava solennemente la fine della stagione del raccolto e l’avvicinarsi del lungo freddo invernale, quasi fosse l’alter ego della romana Proserpina, rapita da Ade e condannata a un infinito ciclo di morte e rinascita, come la Natura stessa

 

Sull’area sacra del Capitolium

Rappresenta l’occasione per ricordare la festività di Artemide – Diana, dea legata, con l’epiteto di Efesina, alla luna, per questo sempre in opposizione al “luminoso” fratello Apollo, dio del Sole, dea “madre di tutti” e per questo posta in relazione alla Grande madre Terra dei Celti (madre di Mabon), dea propiziatrice di fecondità, dea guaritrice, ma anche dea solitaria, che si circondava solo dell’affetto delle amate ninfe e per scelta disdegnava la compagnia degli uomini, sola…come la “Luna”.

 

In teatro

L’astro notturno viene evocato dalla lettura di un brano de “La storia vera” di Luciano di Samosata (II sec. d.C.), scrittore umoristico e satirico greco, che fu certo “il primo uomo ad andare sulla Luna”, viaggiando con la sua fervida fantasia…e fantasioso è il mondo che rappresenta, raggiunto solo grazie ad un turbinoso vortice d’aria, un mondo quasi grottesco, popolato da esseri mostruosi, governati da un eternamente giovane Endimione, per sempre sulla Luna…

 

PINACOTECA TOSIO MARTINENGO

OCCHI SULLA LUNA!

Fino alle 24.00

La Luna è imprevedibile: sorge a orari sempre diversi, il suo aspetto muta di continuo a volte è dorata, a volte argentata oppure rossa, può essere piena, a metà o sottile come una falce…Tutti i visitatori possono realizzare la propria luna sperimentando la sua raffigurazione. Un laboratorio creativo, dove ognuno può realizzare la luna che più gli somiglia o che più lo attrae. Forme, tecniche e materiali diversi concorreranno poi a creare una installazione originale nell’ingresso della Pinacoteca.

 

THANKS GENTLE MOON FOR THY OBSCURED LIGHT

dalle 20.30 alle 22.00 (ogni 30 minuti)

Una raffinatissima scelta di musiche e testi del Cinque e Seicento – epoca in cui le grandi scoperte scientifiche e la rivoluzione copernicana non mancarono di influenzare le arti – per un’esplorazione affascinante nel teatro di Shakespeare e nella poesia metafisica di John Donne e Andrew Marvell, così come nelle musiche di William Byrd, Thomas Campion e John Dowland.

Martina Stecherova soprano, Elena Bettinetti voce recitante, Anna Compagnoni liuto rinascimentale e tiorba

 

CINEMA NUOVO EDEN

Ore 23.30

L’UOMO CHE COMPRÒ LA LUNA

di Paolo Zucca. Con Jacopo Cullin, Stefano Fresi, Francesco Pannofino.

Genere Commedia. Italia, 2018. 105’

Una coppia di agenti segreti italiani riceve una soffiata dagli Stati Uniti: pare che qualcuno, in Sardegna, sia diventato proprietario della Luna. Il che, dal punto di vista degli americani, è inaccettabile, visto che i primi a metterci piede sono stati loro. I due agenti reclutano dunque un soldato che dietro il falso nome di Kevin Pirelli e un marcato accento milanese, nasconde la propria identità sarda: si chiama infatti Gavino Zoccheddu e la Sardegna ce l’ha dentro anche se non lo sa. Per trasformarlo in un vero sardo viene ingaggiato un formatore culturale sui generis. A questo punto non rimane che risolvere il caso: chi ha comprato la Luna? E perché?

Un road movie sardo per una commedia stralunata.

Ingresso libero fino esaurimento posti

Nuovo Eden

via Nino Bixio, 9 25121 Brescia

www.nuovoeden.it

www.bresciamusei.com

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