Noel Gallagher stasera in Piazza Sordello a Mantova

L’ep Black star dancing è il biglietto da visita con cui Noel Gallagher e gli High Flying Byrdssaliranno sul palco di piazza Sordello.

Un singolo che, a detta della metà raziocinante della famiglia Gallagher, «riesce a combinare le influenze di David Bowie, INXS, U2, Queen, Indeep e ZZ Top!».

Della carriera ventennale, o giù di lì, che l’ha portato a vendere oltre 70 milioni di album, Liam segna come apogeo il doppio concerto per 250mila persone di Knewborth nel ‘96 e come ipogeo la funesta serata del 2009 quando, nel retropalco di “Rock en Seine Festival” a Saint Cloud, alle porte di Parigi, l’avventura è finita. Ora non gli resta che il Manchester City e la sua carriera solista, anche se il successore dell’album “Who Built The Moon?” arriverà solo il prossimo anno e potrebbe avere tra gli ospiti l’ex rivale dei Blur Damon Albarn (un pezzo di pane rispetto a Liam, che continua a rovesciargli addosso ogni tipo di contumelia). «Damon avrebbe dovuto suonare già in ‘Who built the moon?’, ma poi non siamo riusciti a far collimare i tempi» ammette. «Mi piace frequentare Damon e i suoi amici. Abbiamo scoperto, infatti, di averne molti in comune e molto cool. L’anno scorsi i due spettacoli dei Gorillaz alla O2 Arena di Londra sono stati super. Certo che se avessi detto al Noel di un tempo che un giorno avrei suonato in un disco con Damon Albarn sarebbe morto dalle risate».

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