SalviMaio di Andrea Scanzi a Breno
Dopo il grande successo di RENZUSCONI, arriva per la prima volta con un’unica data in Brescia e provincia, SALVIMAIO, il nuovo spettacolo di e con Andrea Scanzi che sarà al Teatro Giardino di Breno il 16 Maggio.
Cos’è questa “Terza Repubblica” di cui tanto si parla dopo il 4 marzo?
Esiste o è solo propaganda?
Di Maio e Salvini sono destinati a stare insieme? Che fine ha fatto la sinistra?
Sono alcune delle domande che Andrea Scanzi, col consueto stile ironico e corrosivo, si pone in questo nuovo Salvimaio, la cui tesi è chiara: il populismo che caratterizza la (reale?) Terza Repubblica è una sorta di reazione al fastidio, al dolore, alla disillusione provocati dai professionisti della politica.
Dal gattopardismo 2.0 di Renzusconi al cambiamento (autentico?) di Salvimaio, lo scenario politico italiano è del tutto inedito.
Le due parti sembrano per ora tollerarsi serenamente, di fronte a un’opposizione che non si oppone, un’informazione spesso rancorosa, e gli intellettuali che con Renzi stavano zitti e ora giocano ai ribelli.
Con l’ausilio di musiche e video, Scanzi racconta tutto questo con ironia e partecipazione, senza smettere mai di inseguire uno scatto in avanti.
Il libro omonimo SALVAMAIO (della collana di libri Paper First) sarà disponibile per gli spettatori in ogni data del tour. A fine spettacolo l’autore effettuerà il firmacopie.
SALVIMAIO è uno spettacolo che cerca di decriptare una situazione politica complicatissima dove non si sa minimamente chi siano le persone di cui fidarsi e chi siano le persone che ci deludono profondamente . SALVIMAIO è un concentrato di 100 minuti di ironia, perché si ride, ci si arrabbia (per non usare altre parole più forti), ma alla fine la sensazione dominante che pervade lo spettatore, ma pure il sottoscritto, è quella dello smarrimento. SALVIMAIO secondo me è lo spettacolo che amplifica e racconta appieno questo senso di incapacità di “appartenere” che caratterizza l’italiano di oggi. Non sappiamo più chi sia la persona meritevole della nostra fiducia e della nostra stima. Siamo persone che nella maggioranza dei casi dicono IO e non dicono NOI, non perché siamo narcisi, o almeno non solo, ma perché non riusciamo a sognare insieme al sogno degli altri. Credo che la cifra dello spettacolo sia proprio questa : le persone vengono a sentirmi col disperato bisogno di avere qualcuno che gli spiega quello che sta succedendo, ma ancora di più hanno voglia di venire per sentirsi meno soli. E se quando finisce lo spettacolo si sentono appena un po’ meno soli, è una bella vittoria per quello che sta sul palco, cioè il sottoscritto .
Ascolta l’intervista ad Andrea Scanzi: