Wonderland Festival si sposta in un luogo segreto a Brescia

Domenica 2 dicembre 2018: per l’ultima giornata del festival sposta completamente la programmazione fuori dal palazzo MO.CA con la replica dello spettacolo degli spagnoli che si svolgerà in un luogo segreto della Città di Brescia.

Solo chi parteciperà allo spettacolo potrà conoscere il luogo deputato allo spettacolo Nafrat. El viatge de la vergonya (il viaggio della vergogna), domenica alle 17.00, alle 19.00 e ultima replica alle 20.30.

Nafrat Collectif porta in scena lo spettacolo più sconvolgente mai visto prima perché più di tutti farà provare al pubblico l’esperienza diretta di un viaggio tragico ispirato a un fatto realemente accaduto. Nell’agosto 2015, un camion abbandonato è stato ritrovato in un’autostrada tra l’Ungheria e l’Austria con dentro i corpi di rifugiati asfissiati. Mahid è un rifugiato che lavora con i trafficanti di uomini, non ha più intenzione di portare avanti questa attività e vuole che questo sia il suo ultimo viaggio. Con un amico ha fatto un piano per salvarsi la vita, ma le cose non andranno così come avevano previsto e tutto diventerà molto pericoloso e duro. Nafrat, propone allo spettatore di vivere in prima persona l’odissea di una fuga disperata.

Ciascuna repilca è riservata solo per 25 spettatori. Il luogo in cui si terrà lo spettacolo è segreto e il ritrovo del pubblico è fissato nel Parcheggio Metro Poliambulanza 20 minuti prima l’inizio dello spettacolo. La partecipazione è vietata ai minori di 16 anni. Lo spettacolo non è raccomandato per persone con claustrofobia e con mobilità ridotta

 

Si conclude così la nuova edizione di questo festival che ha portato nella Città una ventata di novità (e lo farà per i prossimi anni) indagando un teatro non convenzionale. Che rompe gli schemi ed ha avuto il coraggio di mettersi al passo con i tempi, la capacità di guardare il pubblico, domandarsi cosa si possa fare per riavvicinarlo al teatro e proporre una nuova ricetta che faccia ritornare l’arte a vivere e nutrirsi di questo inconfodibile e unico scambio vitale che nasce dal dialogo tra il pubblico e l’attore.

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